Sfumata da oltre un anno la candidatura alle Olimpiadi Roma 2024, il Coni sta pensando ad un grande colpo per l’edizione invernale del 2026: Milano e Torino potrebbero presentare una domanda congiunta per far sì che l’evento planetario ritorni in Italia venti anni dopo la grande kermesse andata in scena proprio nel capoluogo piemontese.
Inizialmente era giunto il sì da parte dell’amministrazione comunale di Torino guidata dalla Appendino, poi, a ruota, quella del sindaco di Milano Giuseppe Sala. Così il Comitato Olimpico Italiano, in seguito al grande successo riscontrato nella metropoli meneghina per l’organizzazione dei Mondiali di pattinaggio artistico, ha pensato di unire le due candidature in una sola, ma fortissima. Così è stata immediatamente inviata al Cio una lettera in cui si esplicita la volontà di proseguire una fase di dialogo che permetta di valutare tutte le possibilità di una tale scelta.
Ci sarebbe già, in linea di massima, un prospetto di impianti pronti ad ospitare le gare: la cerimonia d’apertura andrebbe in scena allo Stadio di San Siro, mentre quella di chiusura all’Arena Civica; Piazza Castello, la Valtellina, il Mediolanum Forum di Assago, Livigno, Pragelato, Cesana, Palavela e PalaAlpitour le altre eventuali località atte ad ospitare gli eventi.
Per quanto riguarda le possibili avversarie, si parla di Stoccolma (Svezia), Graz/Schladming (Austria), Sion (Svizzera), Calgary (Canada), Sapporo (Giappone), Erzurum (Turchia). Se l’Asia appare fuori perché organizza già le edizioni di Tokyo 2020 e Pechino 2022, le località più appetibili per il Cio potrebbero essere quelle austriaca e svizzera.
C’è tuttavia da superare un ulteriore ostacolo, che viene ancora da casa: si tratta di un’altra candidatura che arriva dal Nord-Est, denominata Dolomiti-Unesco, con Cortina d’Ampezzo capofila pronta a impossessarsi di nuovo dell’evento a cinque cerchi a settant’anni dall’edizione del 1956. Sarebbero già d’accordo, in questo senso, i Presidenti del Trentino, Ugo Rossi, e dell’Alto Adige, Arno Kompatscher.