Un luglio così rovente in casa Milan mancava da anni: l’avvicendamento di proprietà, che ha visto il cinese Yonghong Li cedere il passo al fondo americano Elliott a seguito della mancata restituzione del prestito di 32 milioni di euro, ha segnato la fine di un’era decisamente buia per il club di Via Aldo Rossi.
Via Fassone e Mirabelli, Paolo Scaroni nuovo presidente
Oltre all’allentamento di Li, accusato peraltro di falso in bilancio, il fondo americano ha predisposto un rapido e quanto mai drastico cambio dei vertici societari: primo tra tutti la nomina a presidente del Milan dell’ex AD di Eni, Paolo Scaroni, al quale è seguito il licenziamento per giusta causa dell’ex Amministratore Delegato rossonero Marco Fassone e le dimissioni del DS Massimiliano Mirabelli.
Un taglio netto col passato che è subito balzato agli occhi come un chiaro segnale da parte della famiglia Singer, proprietaria di Elliott, la quale ha subito messo in chiaro la nuova rotta societaria da tracciare per il prossimo futuro, la quale si fonda su di un taglio netto con un passato fatto di faraonici investimenti, ai quali però non sono seguiti risultati apprezzabili.
Leonardo: un gradito ritorno ai vertici dell’area tecnica
L’addio di Mirabelli al vertice dell’area tecnica rossonera ha avuto come diretta conseguenza l’insediamento in questi ultimi giorni dell’ex giocatore e dirigente milanista Leonardo, il quale subito si è adattato all’aria nuova che tira dalle parti di Via Aldo Rossi.
“L’obiettivo è migliorare la squadra per quanto possibile e crescere” – ha dichiarato il brasiliano ex dirigente sportivo del PSG. “L’unica certezza c’è è il Milan, nella sua storia ci sono molti alti e qualche basso, ma penso che sia una società che per DNA è destinata sempre a tornare nell’élite del calcio mondiale e prima o poi sarà così”.
Un impegno immediato nel calciomercato
Per Leonardo il nuovo corso al comando dell’area tecnica è subito coinciso con la spinosa questione Bonucci, che si sarebbe proposto alla Juventus per un clamoroso ritorno in bianconero.
Il difensore, stando alle indiscrezioni di calciomercato, potrebbe quindi lasciare presto Milanello per tornare a formare la celebre BBC juventina, ossia la retroguardia formata da Barzagli, Chiellini e dallo stesso Bonucci, che tante vittorie ha portato in quel di Torino.
Sul fronte d’attacco invece impazza il nome di Gonzalo Higuain, accostato al club rossonero con la formula del prestito con diritto di riscatto, cos’ come quello di un altro giocatore ex Juve, ossia Alvaro Morata, attualmente in forza al Chelsea del nuovo allenatore Maurizio Sarri.
Per quanto riguarda invece le voci che parlavano di un avvicendamento tra Gattuso e Conte, il nuovo DS milanista è stato chiaro e perentorio: “Penso che il Milan sia quello di Gattuso, che debba avere quella grinta, quella corsa e quel ritmo che ha fatto vedere durante la sua gestione l’anno scorso”.
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Scaloni amministratore ad interim in attesa del grande nome
Sul fronte amministrativo invece la sedia lasciata vuota da Fossone sarà momentaneamente occupata dallo stesso Paolo Scaroni, che ha acquisito anche la funzione di amministratore delegato.
Per il ruolo definitivo i nomi in ballo sono quelli di Umberto Gandini, dirigente della Roma, e di Michele Uva, attuale DG della Federcalcio.
Defilata invece la posizione del manager Ivan Gadzidis, accostato più volte al Milan dai rumors, ma che prima di ottobre non può liberarsi dal legame contrattuale attualmente in essere con l’Arsenal.