Il 1 novembre 2021 resterà per sempre nella storia del tennis italiano e dello sport in generale: con le nuove classifiche pubblicate dall’ATP, due italiani sono per la prima volta nella top 10 mondiale.
Mai era accaduto, neppure negli anni precedenti all’era open, che due tennisti italici fossero così in alto nel ranking: A Matteo Berrettini, da due anni ormai stabilmente ai piani alti a livello internazionale, si affianca Yannik Sinner, a soli 20 anni già tra i migliori.
La certificazione ufficiale dell’ingresso dell’altoatesino tra i migliori al mondo è arrivata con il Masters 500 di Vienna e la qualificazione alle semifinali di Sinner. Nulla da fare per la finale e per la vittoria finale (poi andata al tedesco Alexander Zverev), ma il risultato comunque raggiunto ha davvero dell’incredibile.
E soprattutto Sinner rimane ancora in corsa per le ATP Finals che si disputeranno per la prima volta a Torino: decisivo, in questo senso, l’ultimo Masters 1000 della stagione, quello francese di Parigi-Bercy, che vedrà la sfida per i due posti rimanenti tra l’azzurro e altri tre rappresentanti. Consideriamo anche il fatto che, appena due anni fa, Sinner viaggiava oltre la 500a posizione al mondo e ora è così in alto.
Comunque vada, è già un successo. Accadde in passato che due italiani fossero nella top ten mondiale, ma mai contemporaneamente: Adriano Panatta uscì dai primi dieci nel 1977, mentre Adriano Barazzutti vi entrò l’anno successivo. In anni recenti, invece, soltanto Fabio Fognini ha potuto festeggiare l’ingresso nel gotha del tennis. In campo femminile, invece, si ricordano le imprese di Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Sara Errani e Roberta Vinci.
Ora è inutile nascondersi: l’Italia è tra le nazioni di riferimento a livello mondiale e può davvero aspirare anche alla vittoria in quella Coppa Davis alzata al cielo solo una volta proprio negli anni di Barazzutti e Panatta (oltre che di Bertolucci e Zugarelli).