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La coppia azzurra composta da Anna Cappellini e Luca Lanotte è riuscita nell’impresa di conquistare il punteggio massimo nella più importante competizione internazionale di categoria (ovviamente dopo le Olimpiadi), quella dei Mondiali di pattinaggio. Una performance, quella offerta al pubblico di Saitama (Giappone), senza alcuna sbavatura, lineare e riproposta con una cura minuziosa in ogni suo particolare, sulle note di “42nd Street“.

Siamo all’ottavo Mondiale consecutivo, dopo il quarto posto dello scorso anno, è evidente, siamo ulteriormente cresciuti. Ma questa non sarà nemmeno la nostra ultima occasione. Però, intanto, cerchiamo di sfruttarla al meglio e godiamoci il momento.” Sono queste le dichiarazioni a caldo di un’emozionata Anna Cappellini.

La vittoria per i due atleti lombardi era pronosticabile, ma non di certo scontata. Basta guardare i punteggi finali per comprendere le insidie della gara, mai così aperta in un Mondiale: le distanze delle 3 coppie da podio sono racchiuse in soli 6 centesimi di punto, un’inezia. Così poco da lasciare sbalorditi gli appassionati di questo bellissimo sport, ma tanto quanto basta per rendere il trionfo azzurro ancora più bello, perché più sofferto. La coppia Cappellini-Lanotte ottiene un punteggio finale di 69.70, i canadesi Weaver-Poje guadagnano un ottimo 69.20, i francesi Pechalat-Bourzat, probabilmente alla loro ultima apparizione, si “accontentano” della terza piazza del podio con un punteggio di 68.20.

Quella italiana, nella danza, è una tradizione vincente, ma l’oro al Mondiale non arrivava da ben 13 anni in casa azzurra. Da quando nel 2001, la storica coppia plurimedagliata Fusar Poli-Magaglio, vinceva il titolo iridato a Vancouver. Per Cappellini-Lanotte questo trionfo rappresenta l’apice della soddisfazione, in un 2014 iniziato benissimo con l’oro ottenuto a gennaio agli Europei di Budapest ed un ottimo (seppur con qualche rimpianto) sesto posto a Sochi. Da sottolineare che un elemento essenziale di questa vittoria è rappresentato dalla preparazione impeccabile offerta dall’allenatrice Paola Mezzadri, la stessa, guarda caso, che 13 anni fa guidò l’altra coppia mondiale al titolo.

Per Anna e Luca non è ancora finita, ad attenderli c’è il libero, con una classifica strettissima. Sarà un’altra impresa mondiale?