E’ da 2 anni, circa, a questa parte che il Milan necessita di top player. Mentre tutte le altre squadre si rinforzano, i rossoneri sembrano temporeggiare e fare le cose con calma, passo per passo, in questa sessione estiva di calciomercato.
Gli acquisti più importanti, per il momento, vengono dal Psg e sono Menez e Alex presi a parametro zero. In questa estate si è parlato molto (e ancora se ne parla) della cessione di Robinho, giocatore che ormai non rientra più negli schemi di Inzaghi e che per questo chiede fortemente di essere ceduto. Ovviamente l’ad del Milan Adriano Galliani in questi giorni è concentrato su questa operazione di mercato, in uscita, del Milan, ribadendo più volte che se non si cede il brasiliano ex-Santos e Manchester City, nessuno arriverà.
Robinho guadagna 6 milioni lordi a stagione (3 milioni netti), un ingaggio importante. Ma ora ci chiediamo… Perché portare questa trattativa così alla lunga? Robinho è richiesto da varie squadre, prima fra tutte l’Orlando City con il quale il Milan sta trattando da tempo e ancora non si è riusciti a trovare l’accordo definitivo. Nelle ultime ore si parla anche di mega offerta dal Besiktas, squadra con la quale Galliani sta trattando proprio adesso. La telenovela continua… Chissà cosa accadrà alla fine.
Se parte Robinho, Galliani potrà fiondarsi all’acquisto di Alessio Cerci, richiesto fortemente da Superpippo. Oltre a Cerci si è parlato anche di Joel Campbell e di Douglas Costa (peraltro inarrivabile perché lo Shakhtar Donetsk chiede 50 milioni). Portare Cerci a Milano è difficile, considerando le pretese di Cairo, ma non impossibile. Vedremo come si evolverà la situazione e se il mercato del Milan, in entrata, potrà finalmente avere una svolta.