C’è molta ambiguità in merito al capitolo “riammissione” in Serie B, prevista per la decisione di riportare il campionato cadetto a ventidue squadre in seguito al fallimento del Siena. E dopo aver puntato prima su un torneo a ventuno, con un turno di riposo già previsto a calendario per ciascuna squadra, la situazione è stata rivisitata, ripristinando le classiche ventidue compagini per la seconda serie italiana. L’equazione, però, non porta assolutamente la firma certa del Novara che ha, sì tante speranze di ripartire dalla sfida con il Latina nella prossima stagione, ma nessuna certezza alle spalle. Complice la netta presa di posizione di Juve Stabia e Lecce, anch’esse candidate per la riammissione.

NO AL RIPESCAGGIO, SÌ ALLA RIAMMISSIONE – Sono concetti differenti e meritevoli di attenzione. Le formule e le procedure di ripescaggio, ad oggi, non sono consentite né per Lecce e né per Novara, coinvolte nello scandalo del calcioscommesse e dunque impossibilitate nel ripescaggio avendo scontato delle condanne (illecito sportivo e retrocessione i salentini, punti di penalizzazione per i piemontesi) nelle ultime due stagioni. Si tratta dunque di ammissione per meriti sportivi, il che differenzia la procedura.

CRITERI – Chi è in vantaggio ancora non è dato saperlo. Una squadra retrocessa sul campo in una categoria superiore o una che dopo un campionato di vertice si è inchinata in finale play-off? A breve avremo tutte le rispettive risposte, fornite dalla FIGC che in settimana stilerà i criteri per la riammissione in B. Lunedì il consiglio federale decisivo per le sorti del torneo. Nel frattempo il Lecce ci crede e grazie al suo corpo legale ha adottato le prime contromisure per presentare la richiesta di partecipazione al prossimo campionato di B. In passato, spesso in situazioni legate al mondo di Lega Pro e Serie D, sono stati stilati criteri relativi al blasone della squadra, al bacino d’utenza, la media-spettatori. O garanzie finanziarie pronte a certificare la solidità della compagine che dovrà presenziare al torneo. Tanto per citare qualche esempio. Ma scivoliamo nel campo delle ipotesi e non è questo il punto chiave della questione.

E LA JUVE STABIA? – Le vespe non sono spacciate. Hanno poche possibilità, complice l’ultima posizione, ma se la giocano. Un ruolo fondamentale potrebbe giocare la “fedina penale” pulita nelle ultime stagioni e che dunque non riscontra le problematiche messe a rapporto in prima battuta da Novara e Lecce nelle ultime stagioni. I campani aspettano e sperano (loro sì, con la formula del ripescaggio) aggrappati a quell’ultima fiammella che potrebbe facilmente spegnersi.

Oggi nulla è certo. Tranne una cosa: la prossima stagione di Serie B sarà a 22 squadre. Non è ancora ufficiale la presenza del Novara, che si discuterà nei prossimi giorni. I piemontesi sembrano in vantaggio, ma non hanno ancora portato a casa il risultato. La corsa è a tre e tutte, per un motivo o l’altro, hanno le loro valide motivazioni per ripartire dalla B. Ma solo una ce la farà. Adesso palla alla FIGC. Prima i criteri e poi il nome decisivo. E la B avrà l’ultima squadra pronta a completare il mosaico.