biscardi

Una colonna del giornalismo sportivo italiano ci ha lasciati nelle scorse ore: si tratta di Aldo Biscardi, spentosi a Roma all’età di 86 anni. Ha rivoluzionato il modo di concepire il calcio in televisione e ha inventato una delle trasmissioni cult dedicate al pallone, il Processo del lunedì.

Nato in provincia di Campobasso, nel comune di Larino, si laurea in giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, prima di intraprendere la carriera giornalistica. Inizialmente collabora con la testata campana Il mattino, poi intraprende collaborazioni con numerose testate sportive, cominciando a seguire i Campionati Mondiali di calcio dal 1958 ad oggi.

È del 1979 l’entrata in Rai, dove diventa vicedirettore della terza rete e dove fonda, nel 1980, il suo marchio di fabbrica, il Processo del lunedì, storica trasmissione di approfondimento del campionato di Serie A svoltosi nella giornata precedente, tuttora in vigore (i figli al timone al suo posto) dopo tre decenni consecutivi (longevità tale da permettergli di entrare nel guinness world record).

Nel 1993 lascia la tv di Stato per passare a Tele +, pay tv di cui diventa direttore responsabile fino al 1996, anno in cui trasloca a Telemontecarlo (poi La7), prima di passare a 7 Gold nel 2006. In questi ultimi anni la sua creatura si caratterizza per un voluto innalzamento dei toni in senso spettacolistico al fine di allestire un vero e proprio show televisivo, creando veri e propri personaggi che esulano dal solo campo prettamente sportivo. A lui si deve, inoltre, l’invenzione del Moviolone, la rubrica nata per analizzare gli episodi dubbi della giornata.

E proprio in questa stagione storica che vede l’introduzione della Var, ecco la sua dipartita. “Con Aldo Biscardi scompare oggi un grande giornalista”, si legge nella nota stampa rilasciata dalla Rai, che gli riconosce il merito di aver ideato programmi che hanno cambiato il “modo di raccontare il calcio in tv”.