raymond kopa

Passa a miglior vita una delle grande leggende della storia del calcio: si tratta di Raymond Kopa, indimenticato centravanti del Real Madrid e della nazionale francese, spentosi all’età di 85 anni.

Nato a Nœux-les-Mines nel 1931 da una famiglia di immigrati polacchi impiegati nelle miniere del nord della Francia, coltiva sin da piccolo la sua passione per il calcio, cominciando a giocare nella squadra dilettantistica della sua città natale, nella regione del Passo di Calais. Nel 1949 approda all’Angers e, due anni dopo, trascorre cinque stagioni allo Stade de Reims, con cui disputa la finale di Coppa dei Campioni nel 1955-56, perdendola contro il Real Madrid.

Proprio nelle file dei Blancos si trasferisce qualche settimana più tardi, restandovi per tre annate. Sono “gli anni d’oro del grande Real”, come recita un famoso brano degli anni Novanta, quelli in cui le Merengues portano a casa il massimo trofeo continentale per cinque volte consecutive, surclassando tutti gli avversari.

Con uno squadrone senza eguali e con compagni del valore di Alfredo Di Stefano e Ferenc Puskas, Kopa si esalta e mostra a tutti la sua classe, evidente non tanto nel numero di reti segnate, quanto nelle giocate effettuate in favore dei compagni, che gli permettono di diventare anche il leader della sua nazionale.

Dopo aver già presto parte alla Coppa Rimet del 1954, è ormai maturo per trascinare la Francia, assieme al cannoniere Just Fontaine, ad un bel traguardo nell’edizione successiva dei Mondiali che si svolge in Svezia. I Blues si arrendono in semifinale al solo stellare Brasile – con un giovanissimo Pelé – e va poi a conquistare il terzo posto ai danni della Germania Ovest. Al termine dello stesso anno, Raymond Kopa viene premiato con il Pallone d’Oro come miglior giocatore europeo, primo transalpino ad ottenere tale riconoscimento (a lui seguiranno Platini, Papin e Zidane).

Ritorna allo Stade de Reims nel 1959, ritrovando la finale di Coppa dei Campioni e venendo sconfitto ancora una volta dal Real Madrid, la sua ex squadra. Nel 1967 il ritiro dai campi per uno dei precursori del cosiddetto “calcio champagne”.