Potevano essere il futuro di Milan e Roma ed invece saranno a Berlino a giocarsi la finale di Champions League su altre panchine. Luis Enrique era arrivato a Roma nel 2011 forse troppo presto, ed in Italia le società non hanno la pazienza necessaria di aspettare i risultati; o arrivano subito o si cambia. Il tecnico spagnolo ha cercato di trasferire la filosofia Barça a Trigoria ma il suo progetto è naufragato dopo un 7° posto ed i tifosi che lo hanno invitato a tornare a Barcellona. Oggi forse si staranno mangiando le mani perché sarà proprio lui a guidare i blaugrana a Berlino, alla ricerca della quinta Champions.

Luis Enrique troverà, sulla panchina opposta, Allegri al quale lo lega anche uno strano destino, dato che il tecnico livornese era stato scelto nel 2013 per il rilancio della Roma. L’accordo era stato anche trovato ma il Milan aveva poi deciso di trattenerlo pur lasciandolo in bilico: sarebbe stato il primo a pagare al primo passo falso. Cosa puntualmente avvenuta ad Allegri, che pure aveva vinto uno scudetto al suo primo anno con il Milan. Fu infatti esonerato per essere sostituito da Seedorf e poi da Inzaghi con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Nel frattempo, grazie al fatto di essere libero, si è accasato alla Juventus dove ha stupito tutti, e adesso ha addirittura la possibilità di conquistare il Triplete.

Certo che in Italia non succederà mai come in Inghilterra dove, per esempio, Alex Ferguson ha condotto il Manchester United dal 1986 al 2013 o Arsene Wanger che guida l’Arsenal dal 1996, ma siamo sicuri che la scelta migliore sia quella di licenziare un allenatore se non arrivano subito i risultati?