Ci siamo. Questa sera finalmente sapremo chi tra Fiorentina o Juventus approderà ai quarti di finale di “Europa League”. Sì, purtroppo oggi si chiama proprio Europa League e probabilmente solo pronunciarne il nome fa venire l’orticaria a chi ha più di 25 anni coloro per i quali la grafica spartana e Bruno Pizzul al commento era la definizione scientifica della Coppa UEFA. E la rovesciata di Van Basten, il vestaglione di flanella e il tifo indiavolato erano il preludio al “mitico mercoledì di coppe” di Fantozziana memoria”
Ma un sorriso ha illuminato il viso di tutti i nostalgici quando il sorteggio ha decretato un nuovo derby italiano in una competizione europea, Fiorentina – Juventus (che tra l’altro già si erano scontrate in campo europeo nel 1990 e non certo per un ottavo di finale) rappresenta una sorta di evento amarcord atto a far riapparire nelle menti di tutti gli appassionati quel periodo in cui le squadre italiane era sicuramente preferibile evitarle.
Erano gli anni ’90, quando tra quarti, semifinali e finali di una Coppa Uefa che come valore e prestigio era praticamente equiparata alle sorelle Coppe delle Coppe e Coppa dei Campioni, le italiane si scontravano a ripetizione. E l’Europa era nostro terreno di caccia e conquista.
Chi oserebbe paragonare l’ottavo di finale di oggi con un bel Parma-Juventus andata e ritorno di quei tempi. Con quel fortissimo Parma costante protagonista dei palcoscenici europei, divenuto in pochissimi anni la sola valida alternativa non vincente (ma solo in campionato) a Milan e Juventus.
Il primo derby italiano “oltre i confini” dei ducali risale alla stagione 1993/94 in occasione della Supercoppa Europea contro il Milan: la sconfitta casalinga dell’andata firmata dal francese Papin fu ribaltata al Meazza grazie alle reti del grande vecchio Sensini e Crippa. Un anno più tardi è la Juventus di Penna Bianca Ravanelli, Vialli e del Divin Codino a doversi inginocchiare al cospetto della vena realizzativa dell’altro Baggio, Dino, decisivo in occasione della finale d’andata di Coppa Uefa al Tardini e – nel neutro di Milano – autore del gol che pareggiò una splendida rete di Vialli
Tornando all’annata ’93-’94, iniziata appunto con la Supercoppa europea tra Parma e Milan, come scordare la cavalcata incredibile del piccolo Cagliari crollato a San Siro contro l’Inter in semifinale dopo essere stato capace di eliminare la Juventus ai quarti di finale.
Nel 1998 il derby italiano va in scena sul palcoscenico del Parco dei Principi di Parigi per una attesissima finale di Coppa Uefa: Zamorano, Zanetti e Ronaldo sono gli autori dei gol con i quali l’Inter annienta la Lazio per un netto 3-0 che però, per molti anni, rappresenterà l’unica gioia europea di Moratti.
Dopo un una parentesi con un Bologna – Sampdoria in coppa Intertoto, ecco il canto del cigno con una delle stagioni più gloriose per tutto il calcio italiano: derby della Madonnina in semifinale e Milan-Juventus in finale di Champions. Due anni più tardi sarà ancora derby della Madonnina, ribattezzato per l’occasione, derby del petardo. La maniera più triste per chiudere la storia degli scontri tricolore in campo europeo.
Dopo nove anni abbiamo la possibilità di riscattarci e non ci resta altro che concentrare a questa anomala stagione le speranze legate ad un’eventuale affermazione europea. Questa sera al Franchi si partirà dall’1-1 dello Juventus Stadium con la Fiorentina che cercherà di vendicare la sconfitta rimediata nella finale del 1990 e con i bianconeri che tenteranno di invertire il trend che, negli ultimi 20 anni, li ha sempre visti eliminati di fronte ad un’altra italiana. Non è mercoledì e non ci sarà Bruno Pizzul ma l’Europa League per noi sarà sempre la Coppa Uefa.