Neanche il tempo di riassorbire l’entusiasmo successivo agli arrivi di Podolski,Shaqiri ed Eto’o che l’Italia deve vedersela con l’addio di un’altra stella. L’esterno colombiano della Fiorentina, Juan Cuadrado sarebbe vicinissimo al Chelsea, che a quanto pare è riuscito a trovare le argomentazioni giuste per convincere il Presidente Della Valle a privarsi del giocatore.
Cuadrado si appresta così a dire addio alla Serie A, il campionato in cui è nato ed esploso. Un addio che sembrava essere solo un ricordo dopo le tormentate vicende passate durante la finestra estiva del mercato, quando la volontà del giocatore di cambiare aria cozzava con la ferma opposizione del Presidente della Fiorentina. Un tormentone di mercato che sembrava esser definitivamente tramontato con il rinnovo del contratto del colombiano, che vedeva allungare il matrimonio tra il giocatore e la squadra viola fino al 2019. Tuttavia, come accade sempre più spesso il rinnovo di un contratto, che una volta era sintomo di sicurezza sulla permanenza di un determinato calciatore, oggi è il passepartout per la cessione. Qualche mese più tardi infatti, Cuadrado si appresta a lasciare Firenze per dirigersi verso Londra, sponda blues.
La Fiorentina perde un giocatore di sicuro talento, nonostante nella prima parte di questa stagione non si sia rivelato decisivo come nell’anno passato. A Firenze arrivano 33,5 milioni di euro da cui ripartire, più il prestito di Salah. L’esterno destro arriva a Firenze come il naturale sostituto di Cuadrado e con un curriculum non proprio entusiasmante, ma dal grande potenziale. Acquistato dal Chelsea con una cifra vicina ai 21 milioni di euro dagli svizzeri del Basilea, in un anno e mezzo ha giocato 883 minuti realizzando solo 2 reti e 4 assist. Non un bottino da capogiro, ma vista la giovane età (23 anni a giugno) la Fiorentina spera di poter sostituire con lui il partente Cuadrado.
La Serie A perde così l’ennesimo talento e si trova a dover leccarsi nuovamente le ferite con un possibile talento a cui fare da chioccia e che magari perderà fra qualche anno, quando per cederlo ci saranno ancora tanti milioni di buone ragioni. Questo è l’ennesimo episodio di una crisi calcistica che non accenna a placarsi, amplificata dall’incapacità delle dirigenze italiane di controbattere alle offerte monstre provenienti dall’Estero. Stadi di proprietà, marketing eccelso, petrolieri e sceicchi, sono tutti elementi che da qualche hanno stanno creando un divario sempre maggiore tra l’Italia ed il resto del calcio europeo, con il belpaese che è costretto ad accogliere campioni pentiti ma in fisiologico declino come Eto’o, o a puntare su panchinari di talento come Podolski o Shaqiri. Cuadrado è l’ultima pedina in ordine cronologico ad abbandonare il calcio italiano e chissà che tra qualche mese non possa toccare anche a Palermo e Juventus con Dybala e Pogba, cercati ormai da mezza Europa. Cedere per ripartire, ormai un leitmotiv del nostro calcio, che tuttavia potrebbe rivelarsi decisivo per la rinascita della Serie A. Perché nella vita tutto ha una fine e prima o poi a furia di vendere stelle i club italiani potranno controbattere alle offerte milionarie degli altri club o addirittura sfruttarle per creare nuovi progetti, un po’ come fece il Napoli dopo la cessione di Cavani. Più che una previsione, una speranza…