Durante la presentazione di Torino capitale europea, Andrea Agnelli, patron bianconero non perde l’occasione e colleziona una altra caduta di stile, una di quelle che fanno rimpiangere l’Avvocato Gianni Agnelli, maestro di stile. Alla cerimonia era presente anche il presidente granata Urbano Cairo destinatario della frecciatina: “Noi giochiamo sempre per vincere, loro da oltre quindici anni non vincono e neanche segnano”. Il patron granata fa finta di non sentire e, con molta più eleganza, si concentra sul suo Toro: “Pensiamo al Bruges e poi al derby“. Uno a zero per il Torino.
Insomma, Agnelli jr. sembra proprio che non voglia imparare dagli errori commessi in passato, infatti, non è nuovo a queste imbarazzanti figure. Come dimenticarsi la ormai famosa “Fiorentina al sangue” o il “Giakartone”. Divertenti se provenissero da tifosi qualunque, non da un presidente di calcio, non dal nipote di Gianni Agnelli. Come dimenticarsi della frecciata a Luciano Moggi: “Noi siamo il paese del cattolicesimo e del perdono, si può anche perdonare, no?“; in questo caso però, ebbe pane per i suoi denti, l’ex dg bianconero, guru delle frecciatine celate da belle parole, rispose:”Ringrazio il presidente per le parole positive che ha espresso nei miei confronti, anche se non ho niente da farmi perdonare. Andrea è stato vicino alla Juventus nei dodici anni che sono stato nel club bianconero perché era sempre con suo padre e quindi sa molto bene quello che è stato il mio lavoro“. Insomma come a dire, tu eri là, sapevi cosa facevo ed ora mi perdoni? Uno a zero per Moggi.
Neanche i tifosi hanno preso bene queste dichiarazioni perché si sa, nel calcio, queste cose ti si ritorcono contro. I supporter juventini fanno già gli scongiuri anche se, sulla carta, la Juve è nettamente superiore. Ma il derby è sempre una storia a parte, quando l’arbitro fischia si azzerano le disparità e inizia la battaglia. Adesso, quindi, aspettiamo solo il verdetto del campo. Buon derby a tutti!