Azeglio Vicini

Compie gli anni uno dei commissari tecnici più apprezzati della storia della nazionale italiana, un uomo che, malgrado la sua riservatezza e la sua compostezza, seppe guidare con maestria gli azzurri in uno dei Campionati Mondiali più sentiti, quello di Italia ’90 e delle Notti magiche: è Azeglio Vicini.

Nato a Cesena nel 1933, Vicini intraprende una breve carriera da giocatore cominciando nel 1953 nelle file del Vicenza, in cui vi rimane per tre anni. Passa poi alla Sampdoria, dove rimane per sette stagioni, ed infine al Brescia, dove trascorre gli ultimi tre anni di attività agonistica.

È proprio dal Brescia che, l’anno successivo – siamo nel 1967, comincia la sua seconda vita professionale, quella di allenatore. Non si rivela un’esperienza positiva, dal momento che a fine stagione le Rondinelle retrocedono in Serie B. Ma quell’avventura gli apre le porte del settore tecnico della nazionale, con cui comincia una lunga e proficua carriera.

A soli trentacinque anni gli viene affidato l’incarico di supervisore dei giovani e, dal 1976, riceve il suo primo incarico di peso, quello di guidare la nazionale under 23, seguita l’anno successivo da quella under 21, sulla cui panchina siede per oltre dieci anni. Il suo maggior risultato è il secondo posto nell’europeo di categoria del 1986, quando l’Italia viene battuta in finale ai calci di rigore dalla Spagna.

Dopo i Mondiali messicani del 1986, prende il posto di Enzo Bearzot sulla panchina della nazionale maggiore e, dopo i buoni Europei del 1988, terminati al terzo posto dopo la sconfitta in semifinale con l’Unione Sovietica, ecco la grande occasione: i Mondiali di Italia ’90. È una competizione bellissima, quella condotta dagli azzurri: non perdono neppure una partita, scaldano il pubblico degli stadi giorno dopo giorno e si arrendono solo in semifinale ai rigori con l’Argentina di Maradona.

L’avventura di Vicini sulla panchina azzurra prosegue fino al 1991, quando manca clamorosamente la qualificazione all’Europeo dell’anno successivo: viene sostituito da Arrigo Sacchi. Dopo piccole esperienze sulla panchina di Cesena e Udinese, Azeglio Vicini ha continuato ad assumere incarichi in Federazione, ma ora conduce vita privata con sua moglie e i suoi tre figli.