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Tira una brutta aria a Benevento: la squadra campana sta risentendo enormemente dello storico debutto nel campionato di Serie A e ora, dopo uno sciagurato inizio, deve fare anche i conti con la positività all’antidoping del capitano Fabio Lucioni.

Benevento peggior squadra d’Europa: dispiace dirlo, ma non è un giudizio soggettivo, dal momento che sono i numeri a decretarlo. Valutando le prestazioni delle partecipanti ai cinque campionati europei, la squadra allenata da Marco Baroni risulta ultima nella speciale classifica: zero punti conquistati, un solo gol segnato (quello inutile realizzato da Ciciretti nella sconfitta per 2-1 contro la Sampdoria), quattordici reti subite (dieci delle quali negli ultimi due incontri disputati contro Napoli e Roma).

I Sanniti hanno fatto peggio delle colleghe di Crystal palace (Premier League), Colonia (Bundesliga) e Malaga (Liga), tutte ancora a zero punti, ma con una differenza reti migliore di quella del club italiano: inglesi a -8, spagnoli a -10, tedeschi a -12, italiani a -13.

Va detto che, specie nelle prime due uscite, avrebbero meritato qualcosa di più, dal momento che sono stati trafitti negli ultimissimi minuti (e forse immeritatamente) da Sampdoria, Bologna e Torino. ma nel calcio conta chi la  mette dentro e chi subisce di meno, dunque ecco l’amara verità. Poi sono arrivate due goleade da parte dei corregionali del Napoli e della Roma, contro le quali c’è stato poco da fare.

In più, poiché piove sempre sul bagnato, ecco la positività del capitano Fabio Lucioni in occasione del match perso per 1-0 contro il Torino. È l”anabolizzante Clostebol la sostanza incriminata e riscontrata dal test antidoping, sebbene il diretto interessato abbia dichiarato di aver agito in buona fede e la sostanza era presente in una pomata cicatrizzante. Ma qualora le cose non dovessero stare così e le controanalisi confermassero l’esito del primo test, il giocatore rischierebbe da uno a quattro anni di squalifica.