inzaghi

Si aspettava un epilogo decisamente diverso, Filippo Inzaghi, per la sua avventura al Bologna. Dopo il pesante Ko per 4-0 subito in casa per mano del Frosinone, il tecnico è stato sollevato dal suo incarico per fare posto a Sinisa Mihajlovic, che ritorna sulla panchina rossoblù dopo esservi già seduto oltre un decennio fa.

Dopo il positivo biennio al Venezia, Filippo Inzaghi sembrava pronto per il grande salto in Serie A, lui che la massima serie l’aveva già assaporata – ma non fu neppure in quell’occasione un sapore dolce – col suo Milan nel 2014-2015. La gavetta nel club veneto gli ha consentito l’approdo in una piazza importante e storica del calcio italiano, ma gli esiti non sono stati quelli inizialmente sperati: in ventuno partite giocate, sono arrivati soltanto quattordici punti, con un terzultimo posto in classifica che, al momento, equivarrebbe a retrocessione nel campionato cadetto.

Numeri impietosi, purtroppo, specie dopo la disastrosa sconfitta maturata nel match con i ciociari, che seguono proprio i felsinei in classifica. È per questo che la dirigenza emiliana ha dovuto prendere la decisione più difficile: l’esonero per l’ex goleador della nazionale. E lui, pur contrariato, accetta con serenità la decisione, affidando ad un post su instagram il suo pensiero.

“Si è conclusa un’esperienza professionale molto importante per la mia carriera”, le prime parole di Superpippo, che ammette di aver avvertito “affetto e stima” nei suoi confronti nell’arco di questi mesi e confessa di provare “rammarico e delusione” per la situazione venutasi a creare. “Ci tengo davvero a ringraziare i tifosi bolognesi per il supporto”, aggiunge ancora, augurando alla squadra tutto il meglio per il futuro. “Da ora Bologna ha un tifoso in più”, conclude.

Non ha paura di prendere in mano la patata bollente Sinisa Mihajlovic, che si dice convinto di poter ottenere la salvezza e si mostra entusiasta di ritrovarsi nella stessa città in cui ha già avuto modo di lavorare.