Guai economici in vista per Boris Becker: secondo quanto riporta la stampa britannica, il tribunale di Londra avrebbe dichiarato bancarotta dell’ex talento del tennis. Sono sei i milioni di euro di debiti del quasi cinquantenne tedesco, accumulati nei confronti della banca privata Arbuthnot Latham & Co.
Gli avvocati avrebbero più volte chiesto un’ultima opportunità per saldare i conti, ma il giudice incaricato di indagare sulla questione, Christine Derret, ha bollato come insolvente l’ex giocatore, affermando che non sussistono garanzie di affidabilità circa la possibilità che tutto possa tornare a posto e aggiungendo anche di avere l’impressione di essere di fronte ad un “uomo con la testa nella sabbia”.
Si dichiara sorpreso il diretto interessato, che invece assicura di essere pronto a pagare il suo debito, definendo “sconcertante” il rifiuto della sua richiesta di rinviare di soli ventotto giorno l’udienza, nonostante la ferma volontà di sistemare tutto con l’ipoteca di una sua proprietà a Maiorca, del valore superiore a quello del debito. Ora, comunque, si dice desideroso di mettere da parte per qualche giorno questa brutta vicenda e di concentrarsi sul lavoro attuale, ovvero commentare le partite di tennis in tv, dal momento che sono alle porte i Championships di Wimbledon.
Di certo non ne esce una gran bella pubblicità per Boris Becker, che negli anni Novanta ha raggiunto la prima posizione del ranking mondiale. In carriera vanta sei titoli Slam: gli Australian Open del 1991 e del 1996, Wimbledon del 1985, 1986 e 1989, gli US Open del 1999. Soltanto il Roland garros non è mai riuscito a portare a casa, aggiungendo, però, 3 ATP Finals (1988, 1992 2 1995) e l’oro olimpico nel doppio a Barcellona 1992 in coppia con Michael Stich.
Finita la carriera sportiva, per tre anni (dal 2013 al 2016) segue Novak Djokovic come personal coach, mentre attualmente recita, come già detto, la parte di commentatore per la televisione dei grandi tornei di tennis.