2° numero della rubrica settimanale “Il cacciatore di talenti”. Tutti i giovedì Blog di Sport vi presenterà un giovane calciatore scelto tra i più interessanti nel panorama calcistico attuale. Dati anagrafici e schede tecniche dei campioni del domani, o magari già del presente.

Storia
Dennis Praet nasce il 14 maggio 1994 a Louvain, città nella quale è nato anche Dries Mertens. Inizia a giocare a calcio all’età di 6 anni presso la principale squadra locale, tre anni dopo però è già nelle prestigiose giovanili del KRC Genk. Nel giro di tre anni (2009-2012) compie tutta la trafila delle Nazionali giovanili iniziando dall’under 15 fino ad arrivare all’under 21 Belga. Il 2011 rappresenta l’inizio della sua carriera da professionista. Arrivato nella principale squadra del Paese, l’Anderlecht, dopo essersi messo in mostra nell’AEGON Future Cup, uno dei più noti tornei giovanili a livello europeo, debutta in prima squadra appena 17enne nella Coppa del Belgio fornendo 2 assist, e realizzando il suo primo gol nel turno successivo. L’anno successivo, grazie all’arrivo del nuovo tecnico John van den Brom, diventa gradualmente un punto fermo della formazione titolare. Il 18 settembre debutta in Champions League contro il Milan e nella stagione appena trascorsa (2013-2014), alternando alti e bassi dovuti più che altro alla poco definita posizione in campo, colleziona 45 presenze, realizzando 9 assist e 5 gol. Tre volte campione del Belgio e altrettante volte vincitore della Supercoppa (2012, 2013, 2014) ha all’attivo con la squadra di Bruxelles 97 presenze e 12 reti.

Mercato
Il Belgio negli ultimi anni ha tirato su alcuni talenti straordinari e il Mondiale da poco conluso ha confermato questa tendenza. Proprio tra le fila delle due squadre in cui ha militato Praet sono cresciuti campioni del calibro di Courtois, De Bruyne, Origi, Defour, Benteke, Pocognoli (Genk), Lukaku e Kompany (Anderlecht). Il ragazzo ha un contratto che scade nel 2015, ma i dirigenti belgi già stanno pianificando il rinnovo del contratto fino al 2018 in modo da ricavarne il più possibile, qualora si decidesse di cederlo ad una big.

Scheda tecnica
Centrocampista offensivo di grande classe, spesso impiegato anche sulle fasce ma con un rendimento decisamente inferiore. Paragonato ai connazionali Defour e De Bruyne per le sue ablità di regista in mezzo al campo, se ne differenzia per la maggiore capacità finalizzativa. Ricorda a dire il vero molto Andrés Iniesta: fisico minuto, rapido e veloce palla al piede, abilità di giocare negli spazi stretti e di servire i propri compagni sempre in maniera efficace compiendo la scelta giusta e rendendo le cose più facili di quello che sembrano, grande visione di gioco e tecnica sopraffina. Le sue pecche sono la fase difensiva e le carenze fisiche. C’è da lavorare certo ma a Bruxelles ci sono le condizioni migliori per continuare a crescere, lui ne è consapevole e questo dovrebbe essere l’anno della sua definitiva consacrazione.