Potremmo chiudere gli occhi e immaginare e sarebbe la stessa cosa. Perché quello che avete immaginato è accaduto. Questo in sintesi il sabato di calcio estero: le grandi rispondono tutte ‘presente’ e lo fanno con i soliti protagonisti, che battono record e alzano sempre più l’asticella delle classifiche cannonieri.

Doveroso cominciare dalla Liga, da oggi ancor più la Liga di Leo Messi: tripletta al Siviglia demolito 5-1 al Camp Nou e traguardo storico per la Pulce, che con 253 gol (duecentocinquantatre avete letto bene) diventa il goleador più prolifico nella storia del massimo campionato spagnolo, superando Telmo Zarra. A segno anche Rakitic e Neymar. La partita non è mai in discussione, se non dopo il fortuito pareggio degli andalusi (autogol di Alba). La paura però dura poco: è il brasiliano a rimettere le cose a posto.
Altro campo, altro record: quello di CR7 è decisamente meno importante (44 gol su rigore e primato tolto a Sanchez), ma serve comunque al Real per passare (0-4) su un campo ostico come quello dell’Eibar. Per Ronaldo sono 20 gol in campionato. E siamo solo alla fine di novembre. Curioso siparietto con protagonista Carlo Ancelotti, che all’ennesima esultanza del suo fenomeno, la imita a modo suo. Alla festa partecipano anche James e Benzema. Torna alla vittoria anche l’Atletico di Simeone, reduce dalla sconfitta pre-sosta contro la Real Sociedad. Regolato al Calderòn il Malaga per 3-1, grazie alle solite reti su calcio d’angolo (segnano Tiago e Godin) e al gol di Griezmann. Per il Malaga ci aveva pensato Santa Cruz a riaprire il match: un’illusione durata ben poco. E Cerci? Altro giro in panchina per lui e muso lungo: a gennaio non sono escluse sorprese. Tutto invariato in classifica dunque nei primi tre posti: Real 30, Barça 28, Atletico 26.

Inghiliterra: provate a pensare a due nomi che possano essere stati i protagonisti di questa giornata. Diego Costa e Rooney? Indovinato. Il Chelsea si sbarazza 2-0 del West Bromwich. E anche se il gol dello spagnolo è viziato da fuorigioco, lui c’è sempre. Hazard chiude il discorso: Mourinho è primo a 32 punti, +7 dalla sorpresa Southampton impegnata lunedì sera contro l’Aston Villa. I blues sono imbattuti, in casa hanno sempre vinto e in trasferta hanno perso solo 4 punti. Il City tiene a fatica il passo, anche se si tratta di un passo abbastanza lento. E’ a -8 dopo aver rimontato lo Swansea che aveva aperto le marcature con Bony. Ci pensano Jojo Jovetic e Yaya Touré a scacciare i fantasmi.
Ma questa era la giornata di Arsenal-Manchester, due nobili attualmente un po’ decadute. Decaduto non è Rooney però, che sugella la vittoria dei Red Devils all’Emirates. La squadra di Van Gaal passa 2-1 grazie a un autorete di Gibbs e alla firma del capitano della nazionale inglese, intramontabile. Il gol di Giroud serve solamente a dare pathos al maxi recupero per l’infortunio di Wilshere: ma al 99’ (!) il punteggio rimarrà lo stesso. Lo United risale al quarto posto, i Gunners sprofondano all’ottavo.

PSG e Bayern Monaco vincono in Francia e Germania. I parigini si complicano la vita a Metz e dopo essere stati in vantaggio per 2-0 si fanno rimontare. E’ Lavezzi a rimettere le cose a posto. Ibra non segna ma è comunque protagonista. PSG primo in attesa del Marsiglia di Bielsa impegnato oggi alle 21:00 contro il Bordeaux al Velodrome. Capitolo Bundes: il Bayern passeggia (4-0) contro l’Hoffenheim. Una macchina da guerra da 30 punti e 7 di vantaggio sul Wolsfburg. Segnano Goetze, Lewandowski, Robben e Rode. E proprio mentre i due ex-Borussia brillano, la loro ex-squadra non esce dal tunnel. Col Paderborn finisce 2-2 e Marco Reus si fa ancora male: né avrà per un bel po’. E anche qui poco da sorridere per il nostro reduce dalla serie A: Ciro Immobile non è entrato e nelle ultime partite ha giocato poco più di un quarto d’ora.