È solo la prima battaglia di quella che si annuncia come una lunga e sanguinosa guerra. L’assegnazione dei diritti tv per il campionato di serie A nel triennio 2015-2018 si è già trasformata in uno scontro aperto tra i due colossi Sky e Mediaset. Una querelle che, salvo colpi di scena, avrà pesanti ripercussioni nelle aule di Tribunale.
La situazione è degenerata durante l’assemblea di Lega che avrebbe dovuto deliberare in merito, prendendo una decisione definitiva. Sky, che aveva presentato le offerte più alte sia per i canali satellitari che per il digitale terrestre, ha diffidato la Lega Calcio dopo aver appreso che l’advisor Infront aveva proposto ai club di suddividere i pacchetti tra Sky e Mediaset, probabilmente per evitare i rilievi dell’Antitrust che avrebbe potuto obiettare in merito alla posizione dominante dell’emittente di Murdoch. Comprensibile la posizione di Sky, che si appella ai principi ed alle linee guida previsti nel bando ufficiale, ed inevitabile la decisione di sospendere i lavori sui diritti tv e rinviare tutto a mercoledì.
Nel frattempo, però, è arrivata la durissima replica di Mediaset, che ha controdiffidato Sky per turbativa d’asta e concorrenza sleale, paventando una richiesta di risarcimento danni anche nei confronti della Lega Calcio in caso di assegnazione congiunta dei pacchetti.
Una situazione davvero intricata e di difficile risoluzione, soprattutto considerando i risicati tempi tecnici a disposizione. Prevarrà un criterio di scelta meramente economico, o si cercherà di trovare una soluzione condivisa e che possa conciliare gli interessi di tutti? La sensazione è che, a meno di clamorosi accordi tra le parti, qualsiasi decisione avrà strascichi legali. La Lega Calcio, che si trova tra l’incudine ed il martello, potrebbe scegliere di annullare il bando sui diritti tv e posticipare ulteriormente questa delicatissima scelta. Ma sarebbe l’ulteriore colpo alla credibilità del calcio italiano, già ridotta ai minimi termini.