Slim chance, direbbero gli inglesi: poche, pochissime possibilità che il Milan raggiunga non soltanto il terzo posto, obiettivo dichiarato a inizio anno, ma anche la zona Europa League.
Una situazione che non attenuerà il malcontento della tifoseria, abituata a vedere i propri beniamini calcare i prati verdi degli stadi più importanti del mondo e molto critici, negli ultimi mesi, con la proprietà. Dopo tanti anni, infatti, sembra essere entrato in crisi il rapporto d’amore tra Silvio Berlusconi e i supporter rossoneri. E in questa frattura, sanabile o meno che sia, si inseriscono lesti imprenditori facoltosi o sedicenti tali di ogni tipo, pronti a offrire cifre esorbitanti all’ex premier per mettere le mani su uno dei club più blasonati di sempre.
L’ultimo in ordine di tempo, stando ad alcuni rumors milanesi, sarebbe Carlos Slim Helù, il secondo uomo più ricco del mondo. Messicano di origini libanesi classe 1940, Slim (di nome ma non di fatto, in quanto a possibilità economiche) è un magnate che opera nel campo delle telecomunicazioni e dell’attività bancaria e assicurativa e possiede il monopolio sul tabacco e sul petrolio nel suo Paese. In particolare, le sue compagnie telefoniche controllano il 73% del traffico di telefonia mobile dell’America Latina.
Ma gli aspetti più sorprendenti del personaggio che accende in queste ore la fiammella dei sogni e delle speranze del tifo milanista sono senza dubbio le sue passioni per l’arte e per lo sport. Alla prima ha dedicato investimenti davvero importanti. Dopo la morte della moglie ha voluto far costruire un museo a Città del Messico, il Soumaya: un edificio di cinque piani che ospita una collezione di 70mila opere di arte europea e messicana, risalenti a un arco temporale lungo centinaia di anni. Fanno parte della sua collezione privata e quindi del museo opere di Leonardo da Vinci, Tiziano, El Greco, Rubens, Chagall, Picasso, Dalí, Renoir e Monet, oltre a quelle di Auguste Rodin, del quale Slim possiede la collezione privata più numerosa al di fuori del territorio francese.
E’ il suo interesse per lo sport, però, a renderlo senza dubbio un credibile pretendente per la società italiana più vincente in Europa. Nel 2011, infatti, Slim sarebbe stato sul punto di creare un consorzio insieme a Murdoch per presentare un’offerta d’acquisto per il controllo della Formula 1 a Bernie Ecclestone, tutt’altro che intenzionato, però, a cedere il suo giocattolo.
Le premesse per sognare e farlo in grande ci sono. Il tempo dirà ai tifosi del Milan se ci sono possibilità concrete di un cambio di proprietà o se anche in questo caso si sarà trattato solo di una vana slim chance.