La finale degli Australian Open, vinta ieri da Djokovic contro Murray, ha avuto, purtroppo, uno strascico polemico in conferenza stampa. Lo scozzese, infatti, ha usato parole pesanti nei confronti del suo avversario: “Sembrava morto, io mi sono distratto e poi ha ripreso a giocare bene”. Lo scozzese ha poi riconosciuto che non si sarebbe dovuto permettere un simile calo.
“Non è legittimo far credere all’avversario che sei infortunato e poi tornare a giocare meglio di prima. Non ho idea di quale problema avesse. A inizio terzo set sembrava KO, poi s è ripreso alla grande. E nel quarto colpiva la palla in modo impressionante. Non so esattamente che problema avesse.
Voglio sperare che non sia stata una tattica intenzionale. Sono frustrato perché mi sono fatto distrarre a inizio terzo set, quando stavo giocando bene con un buon ritmo. Mi sono distratto per dieci minuti e lui è scappato via. Peccato, perché ho avuto diverse chance anche nel primo set.
Devo imparare la lezione: importante restare concentrati su se stessi. Ma in certi tornei, con i replay sui maxischermi, è molto difficile non essere consapevoli di quello che succede dall’altra parte del campo. Con la mia esperienza, tuttavia, dovrei gestire meglio la situazione”.
Con queste dichiarazioni Murray dimostra di non saper perdere, perché un vero campione non cerca scuse o alibi quando esce sconfitto, ma ammette che la colpa è stata sua, analizzando gli errori commessi. Inoltre, ammesso e non concesso che Djokovic abbia davvero finto, questo sarebbe accaduto a fine primo set e quindi lo scozzese aveva tutto il tempo per recuperare da una distrazione che, comunque, non doveva esserci da parte sua perchè, se si vuole vincere tornei importanti, bisogna esser forti anche di testa.
Infine, in passato lo stesso Murray ha beneficiato in passato di comportamenti non proprio corretti, se non suoi, almeno del suo pubblico: per fare solo un esempio, nell’unica finale di Wimbledon da lui vinta, i tifosi si comportarono da veri e propri ultras calcistici, disturbando in modo plateale l’avversario dello scozzese, proprio Djokovic.