Carolina Kostner

Non mi sono mai dopata, non ho mai aiutato Alex a farlo, e non ne ho saputo nulla fino a che il test è tornato positivo. Com’è possibile che chiedano una punizione più alta per me rispetto a tanti atleti squalificati per doping?“. Non usa giri di parole Carolina Kostner che, in una lunga intervista concessa al Fatto Quotidiano, ha manifestato tutta la sua rabbia per i pesanti sospetti dopo il deferimento in merito al caso di Alex Schwazer, l’ex fidanzato squalificato per 3 anni e mezzo dopo essere risultato positivo all’Epo prima dei Giochi Olimpici del 2012.

Non coprirei mai chi si dopa e non merito una squalifica di più di quattro anni. Potrei decidere io stessa di voltare le spalle alle gare“, ha tuonato la campionessa altoatesina, per cui la Procura antidoping del Coni ha chiesto 51 mesi di squalifica per omessa denuncia. La decisione definitiva, che arriverà a gennaio, potrebbe compromettere la carriera di Carolina Kostner, che non nasconde il proprio risentimento nei confronti dell’Italia e lascia intendere un’ipotesi clamorosa: “Fino a oggi ho rappresentato il mio Paese. Da domani potrei pattinare solo per me stessa, portando opere e spettacoli in tutto il mondo, come sto facendo in questi mesi. Il mio futuro è sui pattini, perché quello è il mio ambiente, e lì io sono a casa”.

L’opinione pubblica, come spesso accade in questi casi, si è spaccata in due tra colpevolisti ed innocentisti. Indipendentemente dall’esito della sentenza, il futuro della Kostner potrebbe essere lontano dall’Italia. Non possiamo entrare nel merito di una vicenda che solo i diretti interessati conoscono nei dettagli ma, in attesa che la giustizia sportiva faccia il suo corso, comprendiamo l’amarezza di Carolina. Difficile andare avanti in questo clima di insinuazioni infamanti, rischiando di dilapidare il patrimonio di credibilità faticosamente costruito nella sua splendida carriera. Senza dimenticare l’inesauribile affetto da parte della gente nei confronti di questa pattinatrice elegante e leggiadra, che rappresenta ancora un patrimonio sportivo inestimabile per il mondo del pattinaggio artistico mondiale.