cassano

Incredibile! Antonio Cassano ha cambiato di nuovo idea, e più volte nel giro di poche ore: fresco di contratto con l’Hellas Verona e già in ritiro con la squadra gialloblù, ha deciso di rescindere l’accordo che lo lega alla società veneta e con esso di appendere definitivamente le scarpe al chiodo.

Una vera e propria telenovela, quella messa in piedi dal talento di Bari Vecchia: decisioni e continui ripensamenti, poi quella che sembra essere la scelta definitiva di ritirarsi dai campi di gioco, giunta dopo ore di conferme e smentite lanciate attraverso i social network.

Ripercorriamo brevemente la vicenda degli ultimi mesi. Rescisso il contratto con la Sampdoria lo scorso febbraio in seguito ai rapporti tesi con il Presidente Ferrero, parte la ricerca di una nuova squadra. Si vocifera possa approdare a Cagliari, in realtà viene convinto dal Presidente del Verona Setti a trasferirsi in Veneto e formare con Giampaolo Pazzini quella coppia che aveva già entusiasmato la Serie A con la maglia della Sampdoria (allora qualificata in Champions League nel 2009).

Manco il tempo di cominciare la preparazione ed ecco un primo ripensamento: viene convocata una conferenza stampa per annunciare il suo ritiro, ma nella stessa dichiara di averci riflettuto e di non essere pronto a commettere “la più grande cazzata” della sua vita. Tutto risolto? Macché! Passano pochi giorni e dal profilo instagram della moglie Carolina Marcialis emerge come ancora una volta non sia sereno a Verona e preferisca abbandonare.

Ma abbandonare cosa, la squadra o il calcio? Soltanto la squadra, si dice in un primo momento, salvo poi dare la decisione “definitiva” in serata: smettere di giocare. “Non lascio solo il Verona, ma il calcio: la priorità sono i miei figli e mia moglie”, le sue parole. E così finisce improvvisamente la carriera di Fantantonio Cassano, un talento che ha purtroppo fatto parlare di sé più per le tante “cassanate” compiute che per le prodezze sul campo, di cui pure è stato ed è capace.

Non può sottrarsi ad una risposta il Presidente del Verona Setti, che afferma: “Questo ragazzo non ce la fa di testa, anche se fisicamente e atleticamente sta molto bene”, aggiungendo poi che “Verona è una piazza storica e appassionata, che merita considerazione e rispetto”.