Antonio Cassano grande protagonista sugli schermi televisivi. Intervenuto in qualità di ospite alla trasmissione Chi ha incastrato Peter Pan condotta da Paolo Bonolis su Canale 5, ha risposto, senza peli sulla lingua, alle domande fatte dai bambini. E ne sono venute fuori delle belle.

Alla domanda sul gol più bello, l’ormai ex fantasista barese ha replicato, senza esitazione, che è quello fatto con la maglia del Bari all’Inter: è stata la rete che lo ha fatto scoprire a tutti ed è stata quella segnata alla sua squadra del cuore.

Si, perché Cassano non nasconde di nutrire una passione per i colori nerazzurri e con rimpianto ricorda quella piccola parentesi all’ombra della Madonnina, dove ha vestito anche l’altra maglia della città, quella rossonera del Milan, assicurando di essere stato decisivo per l’ultimo scudetto del Diavolo, quello conquistato con Max Allegri in panchina assieme a Ibrahimovic & Co.

E la squadra più antipatica? Qui non c’è da riflettere: è la Juventus. Forse perché, ammette il giocatore pugliese, vince troppo, forse perché vuole i suoi dipendenti tutti inquadrati e lui, si sa, ama essere costantemente sopra le righe.

Nella sua carriera anche una permanenza a Roma, dove ha avuto modo di conoscere Francesco Totti, con il quale ha avuto una grande sintonia, più di quelle con ogni altro giocatore. Ha lasciato la capitale per andare “nella più forte squadra del mondo”, il Real Madrid, dove ha giocato con Zidane e Ronaldo. Due fenomeni, ma ce n’è uno che batte tutti e si chiama Lionel Messi, che Cassano giudica il migliore di sempre, anche più di Diego Armando Maradona.

E il rapporto con gli allenatori, invece? Lui ha litigato con tutti, ebbene si, tranne con Fascetti, il suo mentore e colui che l’ha lanciato al Bari. E ora che sta a casa, la moglie è contenta di averlo sempre con lui? “Mia moglie si scoccia di avermi tutto il giorno a casa, sono pesante e guardo calcio tutto il giorno”, conclude il talento di Bari Vecchia.