Cesare Prandelli, nuovo tecnico del Galatasaray

Lo avevamo lasciato alle dimissioni dal Commissario tecnico dell’Italia, dopo la debacle Mondiale culminata con la fatale sconfitta contro l’Uruguay. Cesare Prandelli dopo pochi giorni riassapora il gusto di sedersi su una panchina di una squadra di calcio. Sono lontani, ormai, i tempi di Balotelli, di Manaus, del “Portobello Resort”, anche perché il presente si chiama Istanbul, una bellissima città sia di giorno che di notte, senza umidità. Lì, il Cesare più chiacchierato dell’ultimo periodo, vorrà ricominciare a sorridere, a urlare verso i suoi calciatori, grazie anche a un ricco ingaggio. Si parla di 4-5 milioni all’anno per tre stagioni, a un tecnico che, fino a un mese fa, aveva rinnovato il suo contratto con la Figc capitanata da Giancarlo Abete. Poi, le dimissioni dell’ormai ex presidente della Federcalcio, associato al gol di Godin, hanno fatto il resto, con Prandelli deciso a rinunciare al biennale da 1,7 milioni di euro.

Una bella lezione di inutile moralismo da un uomo capace di proferire queste parole in occasione delle dimissioni nella calda sala stampa di Natal “Mi dimetto: non voglio sentirmi dire che rubo i soldi dei contribuenti”. Dichiarazioni pesanti che, in un certo senso, rispondevano a un articolo apparso su un noto quotidiano italiano, ma passate quasi inosservate per il flop Mondiale degli azzurri. Però, come succede spesso nel mondo del calcio, composto da persone che predicano bene, ma razzolano male, i fatti danno sempre torto a chi si eleva come un “Salvatore della patria”. Infatti, Panorama.it, riporta dei retroscena interessanti relativi ai contatti che l’ex Ct della Nazionale e il Galatasaray hanno avuto molto prima dell’inizio della Coppa del Mondo.

I dirigenti turchi, con Ujfalusi in testa (ex calciatore della Fiorentina dell’era Prandelli ndr), avevano avvicinato l’allenatore italiano prima della partenza per il Brasile, ricevendo un no non troppo convinto. Successivamente, il fallimento nel Mondiale ha fatto la differenza, con il trainer di Orzinuovi che ha presentato le dimissioni irrevocabili, accordandosi con i giallorossi di Turchia. Dietro quell’irrevocabilità c’era il Galatasaray, entusiasta nell’avere come tecnico uno della fama come Cesare Prandelli. Sia chiaro, soprattutto nel mondo pallonaro non c’è spazio per fare la predica a qualcuno, è giusto scegliere la propria destinazione esaminando la parte economica, ma il nuovo allenatore dei “Leoni” del Bosforo ha dimostrato scaltrezza e incoerenza al tempo stesso con frasi di circostanza che, ormai, lasciano il tempo che trovano. In barba al tanto decantato “codice etico”…