Porto-Juventus

È l’ora della verità: dominare in lungo e in largo il campionato comincia ad andare stretto e per questo la Juventus è chiamata alla prestazione dell’anno. Nel match di andata degli ottavi di finale di Champions-League contro il Porto, di scena all’Estadio do Dragao, la formazione bianconera deve tirare fuori quel carattere che tante volte è mancato in Europa.

Notoriamente e storicamente mattatrice in Serie A, la Vecchia Signora ha spesso mostrato difficoltà abnormi a farsi valere nella massima competizione europea. La squadra di Antonio Conte, vincitrice di tre scudetti consecutivi, non è mai andata al di là dei quarti, mentre quella di Max Allegri si è issata sì fino in finale, ma ha poi deluso l’anno successivo.

Ora la squadra c’è, è estremamente competitiva e deve crederci. Non costituisce alibi l’assenza di Leonardo Bonucci, spedito giustamente in tribuna dal tecnico livornese dopo il diverbio dell’ultima di campionato: le regole vanno rispettate e alla Juve sono i migliori a farlo! Chi andrà in campo dovrà onorare quella maglia dal primo all’ultimo istante ed uscire a fine incontro, in ogni caso, a testa alta. A cominciare dal reparto ultraoffensivo formato da Higuain, Dybala, Mandzukic, Pjanic e Cuadrado, il quintetto a cui è affidato il compito di bucare la porta avversaria.

La sfida che la vede impegnata in Portogallo è contro un avversario certamente alla portata, ma comunque autore di un calcio ostico e brillante, come quello lusitano. I ragazzi di Nuno Espirito Santo, che all’interno dei confini nazionali sono impegnati nella lotta per il titolo contro la rivale di sempre, il Benfica, non subiscono un Ko dallo scorso settembre e, per giunta, hanno quest’anno arrecato un grosso dispiacere ad un’altra italiana, la Roma, eliminandola nel turno dei play-off di Champions e dirottandola nella seconda competizione europea per importanza. L’esperienza arriverà tra i pali grazie ad Iker Casillas, mentre in attacco spazio al ventunenne Andre Silva e a Soares.