Una giornata di Champions che vede moltissimi goal, ma forse poco gioco, come succede con la Roma che cade in casa contro il Bayern Monaco subendo ben 7 reti. Situazione analoga per quanto riguarda il Chelsea, che batte 6-0 il Maribor. A sbloccare la partita è Remy, uscito successivamente dal match per infortunio lasciando il posto a Drogba, che segnerà la seconda rete su rigore. Seguono il goal di Terry, l’autorete di Viler e due rigori di cui uno parato e l’altro segnato da Hazard che chiude la partita raddoppiando. Record dello Shakthar Donetsk che già al primo tempo conduce la gara con 6 reti a zero, con un Luiz Adriano che mette a segno una cinquina personale. La partita si conclude poi 0-7, con goal di Alex Texeira e Douglas Costa.
Gare più equilibrate, ma non senza goal, sono state quelle di Cska Moska – Manchester City terminata 2-2, Porto – Athletic Bilbao 2-1, Barcellona – Ajax 3-1, Shalke 04 – Sporting Lisbona 4-3 con esordio positivo del neo-allenatore Di Matteo, Apoel – Paris Saint Germain 0-1 firmato Cavani negli ultimi minuti.
Partite che mettono in risalto lo squilibrio esistente in questa fase a gironi fra le squadre pretendenti al titolo e quelle provenienti da campionati minori qualificatesi grazie ai preliminari. Un match che vede molti goal segnati solo da una fazione risulta spesso noioso e addirittura umiliante per la squadra perdente e per i propri tifosi. In questi casi torna in auge l’ipotesi, già avanzata in passato dal presidente Agnelli, di costituire una Superlega fra i 20 migliori club europei al fine di rendere più interessante la Champions League.
Prendendo come esempio il modello americano, si potrebbe creare una competizione riservata alle prime quattro squadre dei campionati più competitivi quali Italia, Inghilterra, Spagna, Francia e Germania. Questa alternativa garantirebbe più spettacolo e soprattutto maggiori introiti televisivi, essendo la competizione riservata a 20 squadre, anziché 32.