Realizzare un diario di bordo che permettesse ai tifosi bianconeri e non, di conservare e rivivere ovunque le tracce della meravigliosa impresa realizzata dalla Juventus 2.0 della famiglia Agnelli e conclusasi solo qualche giorno fa. È questo l’obiettivo che ha spinto l’editor di Blogdisport.it Giuseppe Andriani ed alcuni suoi validi colleghi a realizzare questo piccolo capolavoro che porta il nome di “Che viaggio la Juve”.
Un libro che racconta di un viaggio pluriennale. Un viaggio il cui inizio si potrebbe far coincidere con la famosa finale di Manchester persa contro il Milan, col le comparse al San Nicola di Bari, stadio dell’ultimo scudetto poi revocato, o con la sconfitta alla prima giornata di B contro il Rimini.
“Che viaggio la Juve” parla di un percorso fatto di tabù come la Mantova invincibile, di docce fredde ed inaspettate come il gol di Bernacci in Mantova-Juventus, di campioni diventati eroi in un calcio sempre più legato al portafogli piuttosto che al cuore. È il viaggio dei tifosi, è il viaggio di Buffon e Del Piero, coloro che nel 2006 da campioni del mondo accettarono di scendere di categoria pur di non lasciar sola la propria squadra, la propria famiglia, la propria creatura.
Nelle pagine di questo piccolo manuale traspare la voglia di raccontare di chi la Juve durante il suo lungo viaggio non l’ha mai abbandonata, nemmeno quando farlo sembrava la cosa più semplice e logica. “Che viaggio la Juve” è la voglia di narrare al cuore ed alla pancia della gente un viaggio che si è concluso momentaneamente, forse anche in maniera ingiusta, qualche giorno fa a Berlino contro il Barcellona del fenomeno Messi. Un qualcosa su cui sei anni fa nessuno ci avrebbe messo la firma, nemmeno il tifoso più ottimista.
Si tratta di un viaggio partito dalla cadetteria, che ha vissuto tappe come la festa promozione, gli strazi e la frustrazione di chi era abituato a vincere ma che per un po’ di tempo non ci è più riuscito. È il viaggio delle sofferenze, perché si sa, per poter diventare o tornare grandi, nel mondo del calcio servono pazienza, cuore e passione, le uniche cose in grado di guidarci nei momenti di difficoltà.
A rendere favolosi ed epici i fatti narrati all’interno del testo ha contribuito la bella storia della Torino bianconera. Avere un budget illimitato che permettesse di acquistare i migliori giocatori del mondo e passare di punto in bianco da squadra di media classifica a top club d’Europa, o intraprendere un viaggio a piccoli passi senza mai fermarsi, erano le uniche due strade percorribili dai bianconeri dopo il disastro segnato dalla vicenda Calciopoli. La via migliore sarebbe stata la prima, ma volete paragonare il gusto romanzesco dell’essere arrivati ad un traguardo dopo tante peripezie, con quello dell’esser diventati qualcuno grazie allo sceicco o petroliere di turno, senza un minimo di condivisione emotiva?
Tutto questo nel testo è narrato egregiamente e con quel pizzico di strafottenza tipica del “self-made supporter” che sa di essere quasi invincibile e di essersi meritato i successi ottenuti. Il testo ed i suoi autori hanno il grande merito di essere riusciti a raccontare il tutto senza perdere la loro oggettività, riconoscendo i giusti meriti anche a chi come Antonio Conte, una volta bandiera è diventato un semplice spettatore proprio all’alba della tappa più bella.
“Che viaggio la Juve” pubblicato da Narcissus e con il contributo di Blogdisport è un libro che merita di essere acquistato dai tifosi bianconeri ed in generale dagli amanti delle imprese sportive, per le emozioni che riesce a trasmettere, ma soprattutto per l’immedesimazione che riesce a provocare. Perché sfidiamo chiunque, dopo aver letto questo libro, a non esclamare sognante: “Che viaggio la Juve!”
L’e-book è in vendita nei maggiori store, a meno di un Euro.
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