A Cagliari si fa sul serio. La retrocessione in Serie B maturata al termine della scorsa stagione ha inciso – e non poco – sull’orgoglio della società sarda e del suo presidente, Tommaso Giulini, desideroso di riportare il club rossoblù verso orizzonti e traguardi prestigiosi. E per ritornare immediatamente nella massima serie, ecco l’approdo in Sardegna di Filippo Melchiorri (che ha rinunciato alla Serie A col Carpi) e, soprattutto, Marco Ezio Fossati. Dopo una lunga gavetta nella serie cadetta, per lui la prossima stagione potrebbe essere davvero quella della svolta.
Un traguardo tanto atteso da chi – dopo aver militato per anni nelle giovanili di Inter e Milan – aspetta solo l’occasione più propizia per tornare tra i grandi. Ragionatore in messo al campo e capace di ricoprire anche un ruolo da mezz’ala, ha più volte dichiarato di ispirarsi ad Andrea Pirlo, suo idolo d’infanzia. Tanta la trafila dalle nazionali giovanili (dall’Under 18 sino all’Under 21) e subito in cadetteria dopo una stagione positiva in Lega Pro con la maglia del Latina. La B non parte per il meglio – nonostante i 4 gol in 34 partite – a causa della retrocessione dell’Ascoli, ma le qualità del ragazzo si intravedono. Arriva poi la tappa barese, dove il 23enne riesce a mettersi in luce e ad essere tra i principali artefici della grande cavalcata post fallimento della società biancorossa. Nonostante le buone cose mostrate in riva all’Adriatico (ben 23 presenze con Alberti e Zavettieri), arriva poi la chiamata del Perugia di Camplone, terribile neopromossa desiderosa di sorprendere tutto e tutti. Sarà la sua seconda stagione più prolifica (33 presenze e tre reti), nonostante i playoff persi ed un buon sesto posto.
Una crescita continua la sua, e la chiamata del Cagliari in tal senso appare una tappa di livello più alto rispetto alle precedenti. Ci sarà l’esigenza di doversi convertire da “talentuosa sorpresa” a “impressionante certezza”. Un esame di maturità che si rivelerà decisivo per il prosieguo di carriera, ed importante sarà la capacità nell’adattarsi agli schemi del nuovo allenatore Rastelli. Due le possibili alternative: 3-5-2 o un più flessibile 4-3-1-2. Ma se da una parte il primo dei due moduli citati ha già visto l’impiego di Fossati in altre circostanze (Perugia), il 4-3-1-2 è invece inedito. Soprattutto per l’enorme differenza col 4-3-3 applicato con successo a Bari.