Gli anni passano un po’ per tutti, per la gente normale così come per i grandi atleti. Si cerca sempre di rimandare il faccia a faccia con la consapevolezza dell’essere ormai un po’ troppo grandi per fare qualcosa, consci che arrivato quel momento la batosta psicologica potrebbe essere considerevole. Chi non si è mai sentito ribollire dentro quando si è sentito rivolgere per la prima volta l’affermazione: “Prego! Si sieda al mio posto che io sono giovane…”. E chissà come l’avrà presa Alessandro Del Piero, indimenticabile capitano e bandiera della Juventus, che si è visto clamorosamente chiudere in faccia la porta ad un possibile ritorno nella squadra della sua città, il Padova.

Non che il club lo abbia mai cercato ufficialmente. È chiaro però che parlando di un atleta di fama mondiale e che nonostante l’età che avanza ha sempre dimostrato di saperci fare con il pallone, imprimendogli delle traiettorie che vanno aldilà delle leggi della fisica, ci si aspetterebbe un trattamento di leggera redenzione nei suoi confronti. E invece il massimo esponente del club veneto Giuseppe Bergamin ha chiuso le porte al giocatore, rispondendo a chi gli chiedeva se l’ex bianconero potesse essere il giusto regalo per ricompensare il buon andamento della sua squadra, con un laconico: “Del Piero come regalo per la promozione? Magari per fare il consulente o il dirigente. Come calciatore mi piacerebbe molto ma mi sembra che sia un ragazzo di quarant’anni ormai…”.
Dunque porta chiusa per un ritorno da calciatore, ma semichiusa per quello da dirigente, anche se crediamo che in tal caso Pinturicchio preferirebbe stare seduto dietro ad una scrivania bianconera piuttosto che biancoscudata, sempre ammesso che non decida di intraprendere la strada dell’allenatore, come da lui ammesso qualche giorno fa (leggi qui).

Il Padova milita nel girone C della Serie D, ed attualmente è primo in classifica con un vantaggio di ben 8 punti sull’Altovicentino, secondo in classifica. In molti sono pronti a scommettere che il club quest’anno centrerà la promozione in LegaPro ed in molti, almeno fino a ieri ipotizzavano che Del Piero sarebbe stato il giusto premio finale per il lavoro del team e per la ricca carriera del giocatore. Ma evidentemente l’età ha un peso anche quando ci si chiama Alessandro Del Piero.