È stato osannato, glorificato, portato in trionfo dopo un’impresa che rimarrà, sempre e comunque, nella storia del calcio. Ora Claudio Ranieri, terminata in malo modo l’esperienza al Leicester, comincia quella su un’altra panchina… quella di Villa Borghese a Roma in compagnia della nipotina.
Il calcio è amaro, si sa, per cui, appena pochi mesi dopo il titolo di campione d’Inghilterra conquistato guidando una cenerentola d’Oltremanica, una che l’anno prima si era salvata dalla retrocessione all’ultima giornata, viene fatto accomodare dal suo Presidente. Dopo un’annata da incorniciare, ripetersi era quantomai impossibile, ma l’incubo Serie B avrebbe dovuto rimanere solo uno spauracchio, specie per una squadra che tuttora si trova agli ottavi di finale di Champions League.
Claudio Ranieri è un uomo navigato e un profondo conoscitore del pallone, perciò sa bene come funziona l’ambiente e sa bene che quando le cose non funzionano è sempre il ct il primo a saltare. La prende con filosofia,dunque, e con la saggezza che da sempre lo contraddistingue se ne torna a casa con i complimenti di tanti colleghi – compresi quelli, come Jose Mourinho, che per tante stagioni l’hanno criticato, ma che ora non possono non rinnovargli la stima – e se ne torna nella sua Roma.
Resta indubbiamente il rammarico per il comportamento da parte di chi aveva contribuito a diventare grande grazie a lui – pensiamo ai vari Vardy, Mahrez, Drinkwater – e che poi gli ha voltato improvvisamente le spalle, spingendo la società alla drastica decisione dell’esonero. Ma tutta Leicester è con lui, come sono al suo fianco tutti coloro che ancora credono nelle favole sportive che al giorno d’oggi appaiono sempre più rare, e quindi più belle.
La panchina è un’altra, adesso: quella di Villa Borghese, in cui si diletta a giocare con la sua nipotina nelle vesti di bravo nonno. Ed è forse questa la più grande gioia del tecnico romano: quella di essersi tolto immense soddisfazioni nel suo mestiere e di dedicarsi ora a ciò che di più bello non ce n’è, vale a dire l’amore verso i propri cari.