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Claudio Ranieri non si ferma e riparte dalla Francia. Dopo quattro mesi di stop forzato, successivi al tanto discusso esonero dal Leicester, squadra clamorosamente portata sul trono di Premier League l’anno precedente, l’allenatore romano ricomincia dal Nantes.

Di offerte non ne mancavano, ma tutte dall’estero. In Italia continua ad essere ingiustamente considerato assai meno di quel che merita, oltre i confini nazionali è un uomo di fama. Alla fine ha scelto la squadra transalpina, ma ha dovuto superare un ostacolo non indifferente: l’età.

Il regolamento che vige in Ligue 1, infatti, vieta ai tecnici over 65 di sedere sulla panchina dei club. E difatti era contrario all’ingaggio Raymond Domenech (colui che mai digerì la sconfitta della Francia da lui guidata nella finale dei Campionati Mondiali 2006) attualmente presidente del sindacato dei tecnici francesi.

Ma alla fine è arrivata una deroga da parte della Lega stessa, così ecco il via libera per Ranieri, che ha già allenato in passato in quel campionato: nel 2013 arrivò secondo col Monaco e spianò la strada al suo successore Jardim per raggiungere buoni risultati in Champions League (come la semifinale persa quest’anno contro la Juventus). Non è la prima volta che si oltrepassano le regole: già nel 2007 arrivò per Guy Roux il permesso per allenare il Lens.

Scegliendo il Nantes, l’ex tecnico, tra le altre, di Parma e Juventus, ha rifiutato di ritornare in Premier (no alle proposte del Watford allenato quest’anno da Walter Mazzarri, né a quelle del Crystal Palace) e soprattutto una faraonica offerta giunta dalla Cina: dieci milioni netti a stagione. Ma Ranieri è un uomo pragmatico e non valuta di certo solo gli aspetti economici.

In bocca al lupo per questa nuova avventura, Claudio!