Può chi ha realizzato una doppietta in uno storico derby, il 6-0 rifilato nel 2001 dal Milan all’Inter, ha vinto un Europeo con l’Under 21 e ha messo a segno 20 reti a soli 22 anni in serie A, aver lasciato il calcio a soli 28 anni? Se si chiama Gianni Comandini, classe 1977 da Cesena, beh, può. Oggi l’ex Golden Boy del Cesena, passato anche per Vicenza, Atalanta, Genoa e Ternana, vive lontano dal mondo dorato del pallone tricolore da 10 anni, passando dagli scarpini…agli scarponi. Quelli da trekking, che con uno zaino perpetuamente in spalla l’hanno portato a vivere in giro per il mondo. “L’ambiente era bello ed emozionante ma anche poco umano-ha spiegato Comandini a Repubblica Tv- Questo fu uno dei motivi che mi portò alla decisione di lasciare, non mi sentivo più a mio agio. Era un calcio molto diverso, era un altro mercato ed il momento economico era diverso. Giravano cifre che oggi sembrano strane” dice riferendosi al suo passaggio per 30 miliardi dal Milan all’Atalanta, cifre che ne fecero l’acquisto più caro della storia orobica.

All’ombra della Madunina fece in tempo a mettere a segno due reti storiche nel suo curriculum: “Quella partita ha rappresentato per me l’emozione calcistica più grande. Ancora oggi mi fermano per quella doppietta, è la cosa che la gente più ricorda di me”. Memorie che fanno parte del passato, a fronte di un presente da giramondo: “Grazie al calcio ho girato il mondo ma sempre in ambienti controllati, io avevo la curiosità di vedere cosa c’era fuori da questo ambiente. Compravo il biglietto per il volo, prendevo una guida e lo zaino e partivo, improvvisavo. Dormivo ovunque, anche negli ostelli o in spiaggia, ero quello che volevo. Sono stato in Brasile per sei mesi, Puerto Rico, Panama, un anno in Messico, in Australia, Fiji, Nuova Zelanda. Il surf è diventato il mio hobby, a differenza del calcio non ci sono regole, è uno sport che vuol dire libertà. L’avventura da dj? Era la mia passione la musica”.

Il calcio? Lo segue con disinteresse, ma il primo amore non si scorda mai: e domenica sarà Milan-Cesena: “Io credo poco alle grandi squadre in crisi ma è vero che il Milan sta attraversando un momento difficile mentre il Cesena sta affrontando forse quello migliore della sua stagione”. Come il miglior Comandini, quello transitato da Vicenza, Milano e Bergamo: altri tempi, nei quali il Gianni, classe 1977, indossava ancora gli scarpini.
(Twitter: @GuerraLuca88)