Primo arrivo in quota della Tirreno-Adriatico e primo duello in salita tra Contador e Quintana, sicuri protagonisti di questo 2014.
Sull’erta finale della quarta tappa della Corsa dei Due Mari, la Indicatore-Cittareale/Selvarotonda, di 244 km, la frazione più lunga della corsa, i due scalatori hanno dato subito spettacolo.

L’arrivo, posto a 1535m, dopo una salita di 14 km al 5% di pendenza media, con punte al 10%, ha visto giungere a braccia levate Alberto Contador, che ora si candida alla vittoria finale, visto che è staccato di soli 16″ dal leader Michal Kwiatkowski .
La tappa, molto lunga e impegnativa, ha inizialmente premiato un coraggioso tentativo di quattro uomini: Matthias Brandle (IAM Cycling), Lloyd Mondory (AG2R La Mondiale), Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) e Maxim Belkov (Team Katusha). Quest’ultimo, però, non ha retto il ritmo dei compagni di avventura sull’ascesa di Forca Capistrello e si è irreparabilmente staccato. Sin dalle prime fasi di corsa la fuga è stata tenuta a debita distanza dal gruppo, condotto dal Team Movistar di Nairo Quintana, evidentemente intenzionato a correre per il successo di tappa. A 25 chilometri dalla conclusione anche Mondory è stato tagliato fuori dalla lotta per la vittoria parziale a causa di una caduta in discesa mentre stava provando ad involarsi in solitaria verso il traguardo.

L’azione dei due superstiti al comando si è esaurita a 12 chilometri dalla conclusione, sulle prime rampe dell’ascesa finale verso Selvarotonda. La Movistar, appena iniziati gli ultimi 10 chilometri di corsa, ha incrementato ulteriormente il ritmo, andando a selezionare in maniera importante il drappello dei migliori: tra gli uomini subito in difficoltà Cadel Evans e Bradley Wiggins. Poco dopo, Stefano Pirazzi (Bardiani – Csf) ha portato il primo attacco dal gruppo di testa.

Al suo inseguimento si è lanciato Beñat Intxausti della Movistar, rimasto a bagnomaria per diverse centinaia di metri. A 7 chilometri dal traguardo Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo) ha portato un attacco deciso che in breve tempo l’ha riportato sulle ruote di Stefano Pirazzi, l’unico a tenere il suo passo. Negli ultimi 4 chilometri, su un tratto di strada molto impegnativo, anche il laziale della Bardiani ha dovuto cedere ad uno scatenato Kreuziger.

Negli ultimi 3 chilometri i big si sono scontrati faccia a faccia, con Nairo Quintana e Alberto Contador, sulla sua ruota, che hanno fatto la differenza, andando a riprendere Robert Kiserlowski (Trek Factory Racing) e Michele Scarponi (Astana), precedentemente fuoriusciti dal gruppo. Un rallentamento dei due ha fatto in modo che gli altri big rientrassero sui primi: all’ultimo chilometro di fatto i migliori si sono ritrovati tutti assieme. A 700 metri dalla conclusione Richie Porte (Team Sky) ha provato a fare la differenza, promuovendo una fuga a 4 con Contador, Quintana e Scarponi. Nel finale è stato proprio Contador a precedere tutti in volata davanti al colombiano della Movistar, seguito a 5” Daniel Moreno (Katusha), Kreuziger e Porte. Sesta posizione a 8” dal Pistolero per un ottimo Scarponi, che ha preceduto sul traguardo Michal Kwiatkowski (OmegaPharma – QuickStep) che nonostante abbia sofferto molto negli ultimi chilometri è riuscito a mantenere la leadership della classifica generale con 16” di vantaggio su Contador e 23 su Quintana. Un vantaggio importante in ottica successo finale.