Mancano ormai poche ore alla prima semifinale di Copa America Cile-Perù, la Roja forte del fattore campo vuole arrivare fino in fondo e sembrerebbe disposta a tutto pur di raggiungere il proprio obiettivo. Ieri pomeriggio infatti la formazione peruviana, vera e propria rivelazione del torneo, è stata costretta a sospendere la rifinitura a causa di un drone che sorvolava il campo d’allenamento. Il tecnico Ricardo Gareca dopo aver prontamente fatto rientrare negli spogliatoi i propri calciatori ha pubblicamente accusato di spionaggio, nonostante la mancanza di prove, la Federcalcio cilena ed il collega Jorge Sampaoli.
Non c’è dubbio che tra i due Paesi non corra buon sangue: questione di storia, di guerre militari e sportive, di fischi, risse, episodi spiacevoli, per finire alle accuse di un vero spionaggio militare lo scorso marzo ai danni delle basi militari peruviane situate sulle Ande terminate con l’arresto di due militari cileni e con le dimissioni dell’ambasciatore. Il Cile per ora non risponde alle accuse, desideroso di vincere sul campo, nel frattempo però la tensione continua a crescere per una gara che certamente offrirà un grande spettacolo.
I droni tuttavia stanno entrando prepotentemente nel mondo del calcio e per gli usi più differenti. Lo stesso Cile era stato costretto ad interrompere un allenamento a maggio lamentandosi di un drone di proprietà di un giornale nazionale un po’ troppo curioso, anche per quanto riguarda l’Empoli ricorderete la stampa parlò di spionaggio salvo poi scoprire che si trattava di un semplice esperimento dei toscani per avere una migliore visuale del campo, della linea difensiva e di quella offensiva, per formulare nuovi schemi ed individuare con facilità i perfetti tempi di inserimento dei giocatori. Che dire poi del drone piovuto dal cielo in Serbia-Albania per mostrare al mondo quella bandiera nazionalista che ha creato milioni di polemiche? Anche il calcio dunque si rivela sempre più aperto verso le nuove tecnologie, d’ora in poi gli allenatori più diffidenti dovranno utilizzare nuovi accorgimenti, le porte chiuse e le siepi alte e fitte potrebbero non bastare.