Vorrei sapere quanti di voi hanno visto un minuto di una partita di Coppa Italia. Vorrei conoscere quanti sono andati allo stadio o mi basterebbe sapere quanti sono in grado di dirmi come sono finite le partite. La Coppa Italia interessa ai tifosi dalla semifinale in su, prima è poco più di una seccatura. L’organizzazione è degna di quel patetico finale andato in scena lo scorso anno. Con un camorrista a dirci se si può giocare e un morto sulla coscienza.
Mi chiedo perché tanta mancanza di volontà nel ripensare le cose in una Lega vecchia e senza idee. Una su tutte è la domanda che mi porto dietro da tempo: ma perché non invertire i campi nei primi turni? Che senso ha giocare, in linea di massima, in stadi più grandi (e quindi più difficili da riempire), sul campo della favorita, e quindi togliendo interesse al match, e soprattutto in città più abituate a questi eventi togliendo così il clima della festa alla partita.
Non sarebbe più semplice e bello vedere le squadre di serie A andare in provincia e fare felice la gente di Avellino, Varese, Pescara, Crotone non abituata a queste partite e quindi più propensa ad acquistare un biglietto e allestire una coreografia? Non si tratta solo di riempire gli stadi. Significa dare una possibilità di festa ad una città, incassi per i ristoranti e per i bar, magari la vendita di diritti televisivi locali per il singolo match. E invece no. Negli ultimi anni abbiamo visto qualche bella trasferta: quella dei tifosi del Novara contro il Milan e quella dei tifosi del Trapani, sempre a San Siro, ma contro l’Inter.
Niente lieto fine però, entrambe sono state sconfitte. Ma quanto sarebbe stato più bello vedere l’Inter scendere in campo in un Polisportivo gremito? E che belle favole avremmo potuto raccontare se una squadra di Lega Pro fosse arrivata ai quarti? Ancora ricordo l’impresa del Bari del 1984, arrivato in semifinale eliminando la Juventus di Platini. Perché vogliono negarci anche le favole? Favole come quella dell’Ancona finalista contro la Sampdoria nel 1994. E se non vogliono farlo per questo, perché non pensare al “prodotto Coppa Italia” attualmente invendibile, almeno fino ad Aprile. Fatelo per noi, invertite i campi. Non risolveremmo il problema ma almeno faremmo vibrare di passione qualche tifoseria che merita partite di un certo spessore.