Nel Real Madrid che ha vinto la decima Coppa dei Campioni c’è una storia toccante che riguarda Cristiano Ronaldo. L’asso portoghese, alla sua seconda Champions League, dopo quella ottenuta con la maglia del Manchester United, al termine della gara contro l’Atletico Madrid, ha voluto salutare un suo amico presente sugli spalti del “Da Luz”. Lui è Albert Fantrau, ex compagno ai tempi dell’Under 18 dello Sporting Lisbona. Lo stesso Ronaldo, in un’intervista rilasciata poco dopo il trionfo di sabato sera, ha voluto raccontare la storia, l’amicizia che lega i due lusitani. “Io e lui militavamo nella stessa squadra giovanile dello Sporting Lisbona – dice CR7 – e l’allenatore della prima squadra, durante gli allenamenti, disse “Chi segnerà più gol nella partitella, verrà convocato nella mia rosa”.

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Ronaldo, poi, tra un pizzico di emozione prosegue il breve, ma significativo, racconto: “L’amichevole fu vinta 3-0 dalla nostra formazione. Io segnai il primo gol, Fantrau il 2-0, mentre la terza rete la realizzai nuovamente io, ma grazie al mio carissimo amico. Lui era da solo davanti al portiere e decise di passarmi la palla in modo da farmi convocare in prima squadra. A fine gara, alla mia domanda sul perché avesse fatto l’assist, lui rispose “Te lo meriti, sei più forte di me”. Una storia di umanità che va oltre il calcio. Adesso Ronaldo è ricco, fa il calciatore ed è molto famoso, ma non si è scordato del suo grande amico, che certamente non naviga nell’oro. Proprio su quest’ultimo quesito Fantrau, recentemente, ha ammesso: “Riesco a mantenere la mia famiglia grazie ai gesti del mio amico Ronaldo”. Certamente il Pallone d’Oro si è dimostrato un campione con la C maiuscola anche fuori dal rettangolo di gioco.