Dal Marsala al Barolo, attraversando l’Europa e poi l’Italia. Storia e firma di Patrice Evra: a meno di clamorose novità, il terzino sinistro transalpino, classe 1981, sarà il prossimo difensore mancino della Juventus. Nato a Dakar, ma cresciuto a Parigi, con 605 presenze tra Nizza, Monaco e Manchester United-di cui è stato anche capitano-62 partite con la Francia, il suo curriculum è da top player: 5 Premier League, altrettanti Community Shield, tre Coppe di Lega inglesi e una francese, oltre alla Champions e la Supercoppa Intercontinentale con i “Red Devils”, ma le sue origini calcistiche affondano addirittura in Sicilia.
Figlio di un diplomatico senegalese e di madre capoverdiana, il piccolo Patrice ottenne la cittadinanza francese a 10 anni, dopo l’ultimo trasferimento della famiglia a Les Ulis, comune a 10 km da Parigi. Qui i primi calci al pallone con la maglia del Bretigny dove gioca fino ai 12 anni quasi esclusivamente nel ruolo di attaccante: con il passare degli anni scala sulla fascia e poi arretra di diversi metri, sostenendo anche due provini con il Paris Saint-Germain, test che non vanno a buon fine soprattutto per il suo fisico che viene considerato troppo gracile fino al 1997, quando arriva l’agognato tesseramento.
Dopo un anno, 21 luglio 1998, Beppe Accardi, vecchia volpe degli agenti italiani, lo nota in un campetto di periferia di calcio a 5 e lo propone al Torino che accetta di ospitarlo per 10 giorni in prova.Dopo una settimana i granata lo lasciano libero e Accardi lo propone al Marsala, allora C1: Evra spunta il suo primo contratto pro, l’allora ds siciliano Michele Pirro spiega che “presto lo vedremo ai massimi livelli”. Aveva ragione, eccome: 24 partite bastano per impressionare i talent italiani e in 10 mesi passa al Monza, in serie B, pagando 150 milioni di lire per il cartellino. Gioca da ala sinistra, ma denota scarsa maturità e colleziona solo tre presenze. Al termine di una stagione travagliata, Evra torna dunque in Francia per due anni al Nizza, dove colleziona 40 presenze in 2 anni in Ligue 2 e dove progressivamente si trasforma in terzino di sinistra grazie all’allenatore Sandro Salvioni, primo tra i ringraziati-via sms-da Evra al momento della firma con lo United, anno 2006: ora si gode le vacanze a Los Angeles in attesa di chiamata dal suo agente Federico Pastorello. Dal Marsala al Barolo, nel mezzo 15 anni, e Patrice è diventato Evra.