Dancehall, ballo di origine giamaicana, sempre più praticato e amato in Italia, e soprattutto nel Salento. E proprio questa è la terra di Aurora Aprile, 26enne di Lecce, ballerina, insegnante di danza, studentessa alla specialistica di Psicologia a Chieti.

Da quanto tempo balli e quando ti sei avvicinata al genere Dancehall?

Ballo sin da piccola, non avevo ancora compiuto 4 anni. Ho iniziato con un pò di danza classica ma ho sempre studiato danza contemporanea e teatrodanza. Durante l’adolescenza mi sono avvicinata al mondo della musica reggae, ho iniziato ad andare alle prime feste, ma solo più tardi, cioè dopo il liceo, questa passione per il ballo dancehall è cresciuta sempre di più, fino a diventare una professione.

Esso cosa ha di speciale? Quali sono le sue caratteristiche?

Amo la dancehall per l’energia che trasmette, la particolarità del movimento e la mancanza di tabù, mi piace perchè lascia spazio alla creatività e diventa ogni giorno più globale. La particolarità principale è che ogni step (passo di danza) ha uno specifico nome inventato da una crew che ognuno può ballare in dancehall. Infatti sulla pista da ballo ciò che conta è la condivisione, ballare insieme eseguendo appunto gli stessi steps; anche le sfide tra crew sono all’ordine del giorno in Jamaica, ed è in quei momenti che si possono ammirare tantissimi talenti in azione!

Questa tipologia di danza può essere praticata da tutti? Quali requisiti occorre avere?

Senza dubbio chiunque voglia iniziare con la dancehall lo può fare. L’ingrediente principale per qualsiasi cosa è la passione. Diverse ragazze arrivate alle mie lezioni senza neanche un giorno di danza ora sono parte integrante del gruppo e sono diventate bravissime.

Può essere una valida scelta per chi vuole tenersi un forma con divertimento? Permette di bruciare, rassodare e tonificare?

La dancehall permette di usare e sviluppare tutti i muscoli del corpo. Dalle spalle alle gambe, al movimento del bacino. É un ottimo modo per tenersi in forma, ascoltando buona musica, imparando gli steps, allenando la memoria per le coreografie, eccetera. Tutto questo facendo un grande allenamento che porta a risultati evidenti.

Cosa significa per te ballare e cosa consiglieresti a chi ha la tua stessa passione?

Per quanto mi riguarda la danza è sempre stata parte integrante della mia giornata, una quotidianità che sono abituata e devo avere costantemente. Mi permette di esprimermi al meglio, senza bisogno di parole, è uno sfogo e un momento in cui i pensieri sono in standby. A chi ha la passione per la dh consiglio di scegliere innanzitutto un’insegnante che sappia trasmettere il messaggio della cultura jamaicana, che ne riporti i pregi e le contraddizioni e che dia un’immagine completa di questa danza; non devono mancare i workshops con insegnanti di fama mondiale che vengono direttamente dalla Jamaica e che ormai qui in italia aumentano sempre di più e se c’è la possibilità, perchè no, andarci di persona in Jamaica per rendersi conto delle mille sfaccettature dell’isola.