Morgan De Sanctis, portiere della Roma dall'estate del 2013.

Parole che faranno molto discutere: dopo la vittoria a Cesena, infatti, Morgan De Sanctis è tornato sul post partita di Europa League con la Fiorentina di giovedì scorso, quando i giallorossi sono andati a parlare con i propri tifosi sotto la Curva Sud.

Approfitto per dirlo pubblicamente prima di farlo nelle sedi competenti“, ha dichiarato a Sky Sport il portiere giallorosso. “Io sono un giocatore della Roma, un consigliere dell’Associazione Italiana Calciatori e un consigliere federale. Il Viminale dice che non è contento di vedere quelle scene. Nemmeno noi siamo contenti di aver subito il pubblico ludibrio e le istituzioni, che erano presenti sul campo, potevano intervenire. A 38 anni io faccio il mio lavoro come come lo fanno i miei compagni, e non siamo contenti di essere insultati. Le istituzioni non si devono permettere di chiederci il motivo per cui l’abbiamo fatto. Chiederò le spiegazioni ufficiali al presidente e al consiglio federale, ci sono degli aspetti da chiarire. Le istituzioni ci hanno costretto a farlo? No, ma erano in campo e non ce l’hanno impedito, è la stessa cosa. Il fatto che nessuno mi dica di non andarci, è un tipo di gestione che crea meno tensioni a loro. Io venerdì non ho sentito nessuno. Ho letto qualche articolo di editorialisti importanti che mi ha fatto sentire la loro vicinanza, ma io vorrei sentire la vicinanza delle istituzioni“.