Alex Del Piero è l’uomo della storia, almeno per la Juventus. Il capitano di una vita, quello dei gol e degli assist provvidenziali, che sono serviti a scrivere la storia calcistica di una delle società più gloriose d’Europa. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere, poi l’interruzione del proprio legame con la Juve. E una storia d’amore, quasi fiabesca, che torna ad essere un normale rapporto lavorativo. E la scelta di andare oltre, di continuare a giocare, nonostante l’età ed una fedeltà che gli impedisce di accettare altre avventure italiane. Prima l’Australia, a Sidney, e poi, da qualche giorno, l’India, con il Delhi Dynamos.
Ma Alex Del Piero non è, e non può diventare, l’uomo della storia politica di un paese. Con buona pace di politici come Ignazio La Russa e Giorgia Meloni che hanno chiesto al calciatore di non andare a giocare in India, fino a quando i Marò saranno trattenuti lì. Come se le sorti di due militari accusati di aver ucciso due persone, immersi in una vicenda tanto triste quanto complessa, possa dipendere da un calciatore. Da chi ha l’abilità di fare col pallone quello che vuole.
Alex Del Piero non è un diplomatico, lui fa un altro lavoro. È un professionista, da sempre. Magari per qualcuno, con i colori bianconeri nel cuore, potrà anche essere un eroe, ma non è chiamato ad esserlo per un paese. Che non ha bisogno delle gesta di un calciatore per risollevare il proprio rispetto in ambito internazionale, in un mondo che è ormai lontano da quello della Guerra Fredda e degli embarghi. O che, perlomeno, dovrebbe esserlo.

Pinturicchio, San Bernardino appare post mortem e libera un prigioniero. 1473
Pinturicchio, San Bernardino appare post mortem e libera un prigioniero. 1473

Alex Del Piero è un artista del pallone, che ha intrapreso un viaggio. Che lo ha portato in India. Magari per i soldi, come dice l’Onorevole La Russa, magari perché così gli va. Ma non è a noi che deve spiegazioni, perché è sul mercato e decide lui della propria vita. Nella stessa maniera in cui un manager di una multinazionale decide se e dove investire, magari anche in India. È un artista, come lo era Pinturicchio, in un ramo completamente diverso. Proprio quel Pinturicchio, del quale ha preso il soprannome, grazie all’Avvocato Agnelli. E Pinturicchio, il pittore, realizzò un’opera intitolata: “La liberazione di un prigioniero” (in foto). A Pinturicchio, l’artista-calciatore, non chiedete altrettanto. Non è compito suo.