Manca poco a domenica e le Curve staranno sicuramente pensando a uno spettacolo da inscenare sugli spalti. Il derby, infatti, non si gioca solo sul campo. Ogni anno la sfida si rinnova anche sugli spalti, tra le 2 tifoserie che si danno battaglia a colpi di ironia stampata sugli striscioni. Iniziando dal 1995 e arrivando fino ad oggi, i tifosi hanno dato prova della loro fantasia creando le coreografie più spettacolari e originali.
“Creò l’inferno ma non lo sopportò. Nacque il biscione e la Curva Nord”. Così recita lo striscione interista del derby del 1995/96 raffigurante un grande serpente, simbolo nerazzurro.
Durante il derby del 2002\2003 gli interisti hanno deciso di inserire il grande Peppino Prisco che, in modo colorito, saluta i “vermi dell’inferno”.
Nel 2004 i rossoneri richiamano l’artista Edward Munch e il suo celebre quadro “Il grido” aggiungendo un “Interista diventi pazzo”..Son 20 anni che non vinci un…..Continuava così il coro, giusto?
Anno 2006. Una delle coreografie più storiche del Milan in cui viene utilizzato Dante per definire l’Inter la vera Commedia. Peccato che qualche mese dopo ci fu lo scandalo di calciopoli, e i nerazzurri vinsero 5 scudetti di fila.
Nell’anno 2008 gli interisti producono uno striscione semplice ma diretto. Milano è nerazzurra e i “Campioni d’Italia” sanno bene come ricordarlo ai fratelli milanisti.
Nel 2010 i milanisti non dimostrano eccessiva fantasia, creando uno striscione richiamando l’inno nerazzurro che recita appunto “E’ una gioi infinita che dura una vita”. Ma la cosa potrebbe essere stata fatta di proposito per provocare gli avversari.
Nel derby del 2012 la Curva Nord mette sugli spalti forse la più bella coreografia della sua storia. Nessuna provocazione, nessun riferimento agli avversari, semplicemente un tributo alla sua squadra e alla Madonnina.
Durante la stessa partita, invece, i milanisti risultano più “cattivi” con un diavolo che, con un binocolo, fotte i nerazzurri dicendo “Vedervi a maggio è tornato un miraggio” alludendo alla Champions.
Nel 2013 i milanisti usano i loro colori, il rosso e il nero. Il rosso allude al fuoco, che rappresenta la passione per la squadra, la rabbia, il confronto, la rivalità, mente il nero rappresenta esclusivamente la paura degli interisti.
Ancora una volta nessuna allusione alla squadra rivale, ma solo a quella sostenuta. L’amore per l’Inter è talmente forte da riuscire a togliere il respiro e far tremare il cuore.
Con che cosa ci delizieranno la Curva Nord e la Curva Sud durante il derby di questa stagione? Tutti si aspettano coreografie sopraffine, ma chissà. A domenica l’ardua sentenza.