La trattativa è ufficialmente aperta: Galliani, dopo la partenza di Torres e in attesa di definire la posizione di Pazzini, prova a regalare Mattia Destro ad Inzaghi. L’amministratore delegato rossonero ha incontrato nella giornata di ieri l’agente del giocatore, Claudio Vigorelli, per definire le basi di un possibile accordo con l’attaccante e allo stesso tempo per capire il margine della contrattazione con la Roma.

Il club capitolino non sembra essere restio alla cessione del calciatore, che di fatto non sta trovando spazio nell’undici titolare di Garcia, ma, allo stesso tempo, non ha fretta di cederlo a condizioni poco favorevoli. Per questo motivo, l’iniziale formula proposta dal Milan che prevedeva uno scambio secco con Pazzini è stata rispedita al mittente.

Resta da capire a questo punto quali siano le reali strategie dei rossoneri in questa sessione di mercato: Inzaghi nelle dichiarazioni pre-gara con il Sassuolo aveva infatti elogiato le sue due punte, Menez e Pazzini, chiudendo di fatto a possibili nuovi arrivi in quel ruolo dopo la partenza di Torres. Non può essere parimenti esente da critiche l’atteggiamento generale della Società rossonera su un mercato che sembra decollare solo ed esclusivamente quando si parla di attaccanti.

Dopo l’arrivo lampo di Cerci si tratta Destro, per completare un reparto che è sicuramente quello meno bisognoso di nuovi giocatori e che rischia di diventare sovraffollato. Il pericolo rimane quello di consegnare ad Inzaghi una squadra fin troppo ricca di punte o mezze punte, eventualità quest’ultima che si è già ben manifestata nella prima metà di questo campionato e che ha fortemente condizionato le scelte del tecnico in senso negativo.

Le priorità dovrebbero essere altre: centrocampo e difesa rossonera andrebbero riviste e riconsiderate. L’idea di aspettare gli ultimi giorni di mercato per prendere ciò che rimane o ciò che costa meno, come già successo nel recente passato, non rafforzerebbe questi due reparti, fin troppo poveri dal punto di vista tecnico. Galliani è chiamato per l’ennesima volta a fare meno proclami e a puntare su una maggiore concretezza per il bene del club: Destro, che arrivi o meno, non può bastare a questo Milan.