La promozione in Serie A degli uomini di Castori – giunta ieri contro il Bari – ha destato scalpore e curiosità tra tifosi ed addetti ai lavori. Per la prima volta in 106 anni, il comune della provincia modenese calcherà i palcoscenici della massima serie. E, si spera, lo faccia a testa alta. Perché i biancorossi meritano la Serie A? Noi di Blog di Sport abbiamo trovato per voi – tra il faceto ed il serio – dieci valide ragioni.

1. Mister Castori: E’ lui l’uomo delle promozioni. Dopo i trionfi di Lanciano, Cesena e Tolentino, quella col Carpi è la sua nona promozione in carriera. Una guida tecnica di rilievo per i campionati cadetti, abile nel trasformare in un grande gruppo, uomini sul quale nessuna avrebbe scommesso un centesimo.

2. Lotito. Perché il Carpi non farà comodo dal punto di vista del business, ma è l’icona di un calcio pulito. Di uno sport che ancora oggi – nonostante scandali di vario genere – può ancora essere una miniera d’imprevedbilità. Bravi anche ad approfittare delle cadute delle favorite d’inizio torneo (Bologna, Catania e Bari su tutte), questa sarà una promozione da ricordare. E ora sotto con la Lazio, come dice il coro: “E tanto già lo so che l’anno prossimo gioco all’Olimpico”.

3. Carpi-Sassuolo. Sarà inevitabilmente il derby della provincia modenese, al momento le uniche certe rappresentanti dell’Emilia nella massima serie. Anche qui è il trionfo di Davide su Golia: Se da queste parti si sorride, a Modena città la massima serie manca da ormai 11 anni.

4. Contro l’Empoli all’ora di pranzo. Una casualità niente male: Lasagna contro Maccarone non potrà che essere l’antipasto di una partita squisita.

5. La scalata. Quella dalla D alla A, nel giro di soli sei anni. Prendiamo in considerazione Carpi e Bari, avversarie nell’ultima giornata di campionato: sei anni fa di questi tempi i pugliesi si preparavano a festeggiare la loro trentesima Serie A con Conte allenatore (poi esonerato), mentre gli emiliani vivacchiavano nei dilettanti. Ironia della sorte, adesso proprio i galletti hanno visto festeggiare nella giornata di ieri un’altra compagine biancorossa.

6. E’ la storica prima volta. Per il presidente, per l’allenatore, per quasi tutti i calciatori in rosa. Curiosa la storia di Raffaele Bianco: è tornato in A pareggiando contro quella stessa squadra con cui sei anni fa centrò l’ultima promozione in carriera. E l’anno prossimo si preparerà a ritrovare da avversario la Juventus, squadra nella quale è cresciuto calcisticamente. E’ la vittoria di Kevin Lasagna, proveniente dalla D, e di Jerry Mbakogu, che dopo i bei tempi che furono di Castellamare di Stabia ottiene la sua consacrazione.

7. Salvatore Bagni. A lui ieri sera sarà scesa una lacrimuccia: perché lui nel Carpi ci è cresciuto calcisticamente, e ne è stato pure presidente nell’estate del 2001. Le sfide con Inter e Napoli per lui saranno il Derby del Cuore. La cittadina modenese, inoltre, ha lanciato i mister Gianni De Biasi, Luigi De Canio e l’ex campione del mondo Marco Materazzi (stagione 1996/97).

8. Sarà il Nuovo Chievo? Le premesse ci sono tutte: giocatori poco conosciuti, promozione ottenuta a tempo di record e sottovalutati da tutti. Chissà che il prossimo anno non diventi una nuova ammazza – grandi.

9. Lo stadio. Il Cabassi al momento non ha abbastanza posti per ospitare gli squadroni della A, ma società e comune si stanno già adoperando per tentare l’impossibile. Riusciranno a compiere l’ennesimo miracolo? The show must go on. Possibilmente senza trasferirsi altrove.

10. Perché, come dice lo slogan sulle maglie, l’hanno fatta davvero grossA. E allora, godetevelA.