Su Facebook sono sempre più numerose le pagine satiriche e ironiche dedicate a grandi campioni di vari sport e, tra queste, un discreto successo ha quella dedicata all’attuale numero uno del tennis, Novak Djokovic, intitolata “Chiamarsi Nole tra amici senza apparenti meriti tennistici”. Noi di Blogdisport abbiamo intervistato il creatore e amministratore di questa pagina per sapere da dove nasce l’idea e come la pagina viene gestita.
Possiamo sapere il nome o pseudonimo del gestore della pagina? Sei amministratore unico?
“Mi chiamo Michele e sì sono amministratore unico. All’inizio eravamo in due, ma siccome il mio ex collega ha combinato guai con altre pagine, ho preferito rimanere da solo; d’altronde si dice che chi fa da sè fa per tre”.
Suppongo che la pagina sia nata sulla scia di altre, per esempio Chiamarsi Roger. Quanti iscritti conta al momento?
“Sì, mi sono ispirato spudoratamente a Chiamarsi Roger; al momento la pagina conta più di ottomila iscritti”.
A cosa pensi sia dovuto il successo della pagina? Io vedendo le foto che gli attivissimi utenti pubblicano un’idea me la sono fatta…
“Chiarisco che è soprattutto una pagina ironica, dove si tifa Djokovic ovviamente, ma molte foto postate riguardano belle ragazze perchè si sa che attira più un pelo di…”.
Hai avuto lamentele per accuse di plagio?
“Certo, soprattutto per qualche cavolata fatta da chi amministrava la pagina con me. Comunque le lamentele me le aspettavo”.
Da quanto segui Djokovic? E cosa ti ha colpito di lui da diventare suo tifoso?
“La scintilla è scoccata durante gli Australian Open del 2008, quando in un’intervista Nole disse di esser di fede milanista, come me”.
Hai altri preferiti? Se si cosa ti piace di loro?
“Ho un’autentica venerazione per Federer, che credo sia un esempio per tutti, e molta siampatia per Del Potro che reputo un autentico top player sperando possa ritornare al più presto alla grande”.
E tra le donne?
Si sa che adoro Maria Sharapova, perchè la considero la più grande combattente di sempre; è riuscita a colmare i suoi limiti tecnici col suo carattere da leonessa. Adoro anche il tennis della Radwanska ma dubito riuscirà a vincere uno slam. Tra le giovani mi piacciono la Bouchard e la nostra Giorgi e spero riescano a vincere qualcosa di importante il prima possibile”.
E tra i tennisti del passato chi reputi il migliore o chi preferisci?
“Se amo questo sport è grazie all’immesno John McEnroe. Penso sia impossibile dire chi sia stato il migliore perchè ogni epoca ha avuto i suoi fenomeni, soprattutto negli anni Ottanta dove di numeri uno ce n’erano davvero tanti”.
Come vedi la collaborazione Becker-Djokovic? tanti dicevano che Bum Bum non avrebbe portato nulla al gioco del numero uno
“Becker è stato fondamentale perchè il tennis di Djokovic è migliorato tantissimo, sopratttutto per quanto riguarda il servizio e il gioco a rete. Novak era già dotato di un’ottima risposta, la migliore del circuito, ed è molto difficile battere un giocatore che serve molto bene e risponde ancora meglio”.
Tra i trionfi di Nole ce n’è uno a cui sei più legato?
“Sarò scontato ma la vittoria di Wimbledon 2014 mi ha regalato una gioia indescrivibile. Battere una leggenda come Federer in una battaglia durata cinque set con continui capovolgimenti di fronte è stato indescrivibile, ad un certo punto credevo che Nole non ce l’avrebbe fatta, e invece… Una delle partite più belle, senza dubbio”.
L’hai mai incontrato, o anche visto solamente giocare dal vivo?
“Ancora no purtroppo, ma lavoro permettendo, prima o poi lo vedrò agli Internazionali d’Italia”.
Chi è l’avversario di Djokovic che stimi di più? E quale quello che sopporti di meno e perchè?
“Federer è di sicuro quello che stimo di più, per tutto quello che ha dato a questo sport dentro e fuori dal campo. Nadal, invece, non lo sopporto proprio, a partire dai tic per finire con i suoi infortuni sospetti”.
Giochi a tennis? Se si da quanto?
“Giocare è una parola grossa: ultimamente molto poco, purtroppo. Iniziai a otto anni, quando i miei mi iscrissero a corsi di tennis vicino a casa mia”.
Che tipo di gioco hai?
“Se la pallina arriva dall’altra parte, è già un miracolo…Comunque, vi dico solo una cosa: rovescio ad una mano”.
Ultima domanda: visto che la pagina è molto attiva, pensi di organizzare qualcosa per gli internazionali di Roma per avere magari l’occasione di incontrare utenti della community e magari far pubblicità della stessa a Djokovic?
“Per quest’anno la vedo dura, spero di riuscire ad organizzare qualcosa per il 2016”.
Ringraziamo Michele per la disponibilità, augurandogli tanto successo in ogni campo.