A Indian Wells nelle due finali si sono imposti Djokovic e Azarenka. Il serbo ha rispettato il pronostico, superando nettamente Raonic. Per Nole si tratta del titolo numero sessantadue in carriera, terzo nel 2016, dopo il 250 di Doha e l’Australian Open. Inoltre, Djokovic diventa il primo giocatore a vincere per cinque volte il Master 1000 di Indian Wells, staccando così Federer fermo a quattro. Numeri davvero notevoli per il campione serbo.
A sorpresa, invece, la bielorussa ha sconfitto in soli due set la favorita Serena Williams che non riesce più a vincere un titolo dopo la sconfitta contro la nostra Vinci allo USOpen 2015. Da rilevare anche che Azarenka diventa la prima tennista a battere per quattro volte la statunitense in finale. Grazie a questo ottimo torneo, vinto per la seconda volta dopo il successo del 2012 contro la Sharapova, la bielorussa si avvicina ai venti titoli in carriera (diciannove) e tornerà da domani nella top ten del ranking.
Djokovic – Raonic 6-2,6-0
Il numero uno batte per la sesta volta il canadese, che deve rimandare l’appuntamento col primo successo contro di lui.
Il primo set si decide molto presto: Djokovic piazza un doppio break, salendo 4-0 e mandando in confusione Raonic, che si sveglia troppo tardi.
Nel secondo set non c’è proprio storia: Nole non concede nemmeno un game a Milos, condizionato anche dal mal di schiena.
Azarenka – Williams 6-4,6-4
Vika sconfigge Serena per la quarta volta nel loro confronto numero ventuno.
Il primo set è deciso da un solo break ottenuto subito dalla Azarenka, cinica a trasformare l’unica palla break e brava ad annullarne cinque.
Nel secondo set parte forte la bielorussa che conquista un break e poi ne ottiene un altro. L’Azarenka va, così , a servire per il match sul 5-2. A questo punto Serena si procura due palle break e trasforma subito la prima, portandosi poi sul 4-5. Vika torna, quindi, a servire per il match, va ancora sotto 15-40 ma stavolta annulla entrambe le palle break, si procura il primo match point sul quale sbaglia l’americana.
L’Azarenka si conferma una delle pochissime tenniste che contro Serena Williams non entra in campo pensando di esser già battuta.
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