Nel primo slam dell’anno, l’Australian Open, il primo finalista e il numero uno, Nole Djokovic, che ha sconfitto in quattro set Federer. Per il serbo sarà la finale numero sei a Melbourne, tutte vinte le cinque disputate finora, e la diciannovesima in un torneo Slam, dieci finora conquistate. Domani conoscerà il nome del suo avversario che uscirà dalla sfida tra Murray e Raonic, inizio alle 9:30 italiane con diretta come sempre su Eurosport. Da segnalare, anche se è ormai una prassi, che Djokovic ha giocato anche contro il pubblico, come sempre schierato apertamente dalla parte di Roger. La bravura del serbo sta anche in questo, nel non scomporsi e restare forte mentalmente.
La finale femminile sarà tra Serena Williams e la Kerber. Nella prima semifinale la numero uno ha battuto la Radwanska in soli due set mentre nella seconda la tedesca ha vinto nello stesso modo contro la britannica Konta, entrambe alla prima semifinale a Melbourne. L’americana va alla caccia del settimo sigillo in terra australiana
Serena Williams – Radwanska (6-0,6-4)
Nona vittoria della numero uno contro la polacca che non riesce ancora a batterla.
Il primo set è senza storia con l’americana che non lascia alcun game all’avversaria.
Il secondo è più equilibrato con due break a testa finchè sul 4-4 Serena ottiene quello decisivo.
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Djokovic-Federer (6-1,6-2,3-6,6-3)
Il numero uno batte lo svizzero facendo meno fatica del previsto, andando per la prima volta avanti negli scontri diretti (23-22).
Il primo set è a senso unico con Djokovic che lascia un solo game a Roger.
Nel primo game del secondo set Federer annulla una palla break ma sull’1-1 Nole infila due break, portandosi sul 5-1 e ipotecando il set, chiuso 6-2 dopo che lo svizzero aveva annullato due set point sull’1-5.
Nel terzo set sul 2-2 Roger annulla una palla break e sul 3-2 finalmente si sveglia: ha due palle break consecutive, le spreca ma ne se ne procura altre due e conquista il break, salendo poi 5-2 rimontando da 15-30. Sul 5-3 l’elvetico va a servire e chiude al terzo set point, al termine di un game combattuto.
Dopo dieci minuti di pausa per la chiusura del tetto, si riprende e Nole rimonta da 0-30 nel primo game. Sul 4-3, però, Djokovic piazza il break decisivo con una grande risposta, nonostante Federer avesse ottenuto un grande punto, quasi impossibile, con un rovescio sul 15-30 dopo che per due volte Nole sembrava aver chiuso.
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Un’ottima prova del serbo che quando il torneo si avvicina alle fasi cruciali non sbaglia praticamente nulla, diventando ingiocabile ma Roger nei primi due set è stato assente ingiustificato e con Djokovic non se lo può permettere nessuno, nemmeno lui.