Una premessa doverosa: la Streif di Kitzbuehel è la pista più suggestiva ed affascinante di tutto il Circo Bianco. Vincere la discesa libera qui equivale alla conquista di una medaglia olimpica e può rappresentare la più grande soddisfazione nella carriera di uno sciatore. Solo due atleti italiani sono riusciti in questa memorabile impresa: Kristian Ghedina nel 1998 e Dominik Paris nel 2013. Proprio Paris ieri si era reso protagonista di un capolavoro in Super G, trionfando dopo una gara aggressiva e senza sbavature. Ma la libera, si sa, è un’altra cosa ed oggi tutti i riflettori erano puntati sull’azzurro, a caccia di un bis che lo avrebbe reso leggendario.
Le condizioni meteo avverse (nebbia ed una fitta nevicata) hanno costretto gli organizzatori ad abbassare la partenza accorciando lo storico percorso, e cancellando di fatto Mausefalle e Steilhang che sono due dei tratti più ostici della Streif. In pratica c’è stata una discesa solo di nome, perchè la modifica del tracciato ha ridotto la prova ad una sorta di replica del Super G di ieri. Con il risultato finale che, purtroppo, solo per un soffio non è stato identico. Dominik Paris, infatti, si è classificato al secondo posto dietro il norvegese Kjetil Jansrud per soli 2 centesimi. Davvero un peccato per l’azzurro, che era stato in vantaggio in tutti i parziali di gara. Ma anche una grande conferma del suo eccezionale stato di forma. Bene anche gli altri azzurri in gara: Christof Innerhofer e Werner Heel si sono classificati rispettivamente al sesto e settimo posto.
Le prestazioni di Dominik Paris e degli altri discesisti italiani fanno davvero ben sperare in vista degli imminenti Mondiali, in programma a Vail/Beaver Creek in Colorado a partire dal 2 febbraio.