Che fine aveva fatto Royston Drenthe? Ce lo eravamo chiesti in tanti in quanto si erano decisamente perse le tracce dell’oltremodo conosciuto come nipote di Edgar Davids, nonché cugino di Georginio Wijnaldum del PSV. Orange dal talento straordinario, nominato Miglior giocatore in assoluto del Campionato Europeo Under 21 2007 e acquistato nell’estate dello stesso anno dal Real Madrid per ben 14 milioni di euro. Se sei un terzino mancino e possiedi spiccate doti offensive al Bernabeu il paragone con Roberto Carlos risulta quasi d’obbligo, ma ai merengues sarebbe bastato anche solamente in qualità di rottamatore del brasiliano Marcelo. La prima stagione con i blancos si conclude con un bilancio positivo: 18 presenze e 2 reti. Cambiano però poi gli allenatori e Marcelo gli soffia il posto da titolare relegando l’olandese ad oltranza in panchina. I tifosi milanisti ricordano in una delle sue rare apparizioni il gol del momentaneo pareggio in Champions nel prestigioso successo dei rossoneri a Madrid nel 2009.
L’anno successivo però alla corte di Florentino Perez arriva Mourinho che lo rifila nella lista degli indesiderati dando il via ad un perenne vagabondaggio in giro per l’Europa. Prestato per una stagione alla neopromossa Hércules torna nella capitale per poi partire alla volta dell’Inghilterra. 27 presenze e 4 gol però non riescono a convincere l’Everton a riscattarlo a fine stagione. Drenthe allora rimane svincolato e dopo un accordo poi smentito col Besiktas, a dicembre 2012 firma un contratto di un anno con i russi dell’Alanija. A fine stagione tuttavia decide di tornare in Inghilterra ma non dalla porta principale. Si accorda per due anni con il Reading, club militante nella Football Championship (seconda divisione), con cui totalizza 24 presenze e 2 reti. Sorgono però delle divergenze tra calciatore e società e così Drenthe viene nuovamente girato in prestito semestrale, questa volta ad una squadra della stessa categoria, ovvero allo Sheffield Wednesday.
Per tutti quelli che ormai lo immaginavano finito dietro ad un bancone a spillare birra in un locale di Rotterdam, ecco a voi la parabola discendente di Royston Drenthe. Se le indiscrezioni riguardanti questo suo presunto nuovo lavoro non sono state confermate, ne abbiamo raccolte altre davvero singolari. L’olandese è un grande appassionato di musica rap, infatti è membro di una crew hip-hop di Rotterdam ed ha inoltre inciso alcune canzoni in compagnia del noto rapper orange U-Niq e di un suo collega, ex Liverpool o forse proprio ex calciatore ormai, Ryan Babel. Inoltre se il talento calcistico di Drenthe non è sembrato affatto definitivamente esploso, il 27enne recentemente ha dimostrato tuttavia una innata predisposizione all’events planner. Qualche mese fa ha difatti, dopo aver inserito un annuncio su un quotidiano, organizzato nel suo appartamento un torneo di FIFA alla playstation che ha riscosso un enorme successo. 400 iscritti, 4 finalisti che hanno avuto la possibilità di sfidarlo ed un solo vincitore che si è assicurato una sua maglia autografata e un premio di 400 euro.
Mancanza di fiducia, incapacità di riprendere confidenza con le proprie qualità e di credere nuovamente in se stessi per una carriera che sembra ormai progredire più per inerzia che per convinzione. Fin qui allo Sheffield 15 presenze ed 1 gol e una giocata di alta scuola messa a segno pochi giorni fa nel match casalingo contro il Blackpool che ha mandato letteralmente in visibilio i tifosi.