Mario Balotelli e la Sampdoria, un matrimonio difficile da combinare, che di probabilità di andare in porto ne ha davvero poche, ma anche un’ ipotesi suggestiva, di quelle che potevano venire in mente solo ad un pazzo presidente come Massimo Ferrero. La butta lì il numero uno della Sampdoria: “Se facesse un bagno di umiltà e venisse in una squadra minore, come la Samp, tornerebbe a giocare sereno”. E poi ancora: “è stato massacrato dai media. E non ha avuto chi lo proteggesse”. Ferrero lo sa, l’ingaggio di Balotelli lui e la sua Samp non potrebbero permetterselo, e quindi ecco una strategia diversa, quasi una provocazione, una sfida, quasi come a dire “Magari ce casca”.

Il Liverpool lo sta scaricando, l’investimento fatto in estate su di lui non è stato sicuramente ripagato, e la multa arrivata per antisemitismo per un’immagine pubblicata su Instagram e mal interpretata dai giudici, gli ha fatto capire che anche in Inghilterra in pochi lo amano. Andare alla Sampdoria, forse rimarrà una suggestiva ipotesi di un giorno pre-natalizio, ma avrebbe i suoi perchè e i suoi vantaggi sia per i blucerchiati che per Balo. Sicuramente trovare un presidente “pazzo” quanto lui (in modo buono si intende), non potrebbe che aiutare a costruire un buon rapporto con l’ambiente, e sicuramente Ferrero riuscirebbe a strappare quel sorriso che a Balotelli manca ormai da tanto tempo, e perchè no, anche aiutarlo a ritrovare la gioia di esultare dopo un goal.

Balotelli alla Sampdoria non sarebbe uno dei tanti, Balotelli sarebbe uno dei migliori, e questo servirebbe per ritrovare l’autostima che forse ora gli manca. Certo andare alla Samp non significherebbe avere il posto da titolare garantito, Mario dovrebbe sudare per poter scendere in campo, anche perchè davanti a lui non troverà di certo un allenatore morbido. E lo sa. Mihajlovic che lo conosce bene dai tempi dell’Inter, quando era il secondo di Mancini e gli insegnava a battere le punizioni, non è sicuramente il tipo da farsi mettere i piedi in testa, e saprebbe bene come gestire un calciatore che negli anni ha espresso poco il suo talento in campo, distinguendosi più per qualche “cassanata”. E proprio riguardo Cassano, Genova è l’ambiente che l’ha fatto rinascere, uno che la storia di Balotelli la conosce bene, perchè gli stessi errori li ha fatti prima di lui.

Cassano ha saputo rimettersi in gioco, ha accettato la sfida dell’allora presidente Garrone, e ha visto quanto amore Genova e la Sampdoria sanno dare. Alla Sampdoria poi gli stimoli, soprattutto quest’anno, non mancano di certo. Bel gioco e un grande gruppo hanno assestato la Samp nelle zone alte della classifica, e Ferrero sembra aver riportato quell’entusiasmo che mancava. E allora chissà che Balo non decida di seguire le orme del suo “predecessore”, e di rimettersi in gioco, di ripartire da una piazza un pò meno prestigiosa, di guadagnare qualcosa in meno, comprarsi una Ferrari in meno, ma tornare grande. Ferrero ha lanciato l’amo, speriamo che Mario questa volta abbocchi.